Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto conferenza stampa al termine della gara che ha visto i suoi imporsi per 4-0 in casa del Cagliari ed ottenere la terza vittoria consecutiva.
Sulla partita.
“A fine primo tempo ci siamo un attimo schiariti le idee, abbiamo capito che avremmo dovuto vincere i duelli e chiudere la partita. L’abbiamo fatto e sono contento, abbiamo dimostrato che quando abbiamo la palla e giochiamo a calcio possiamo mettere in difficoltà gli avversari”.
Come giudica la prova di Lukaku?
“Romelu è un giocatore che io ho fortemente voluto, non credo che questo sia un segreto di Pulcinella. Adesso nel momento in cui c’era la situazione di Osimhen, il club sapeva benissimo chi era l’obiettivo principe. Lui è un giocatore che al momento non sta ancora al top della condizione, deve essere chiara questa cosa. E’ un ragazzo del ’93, deve ancora entrare in condizione. E’ stato accettato in maniera positiva nel gruppo, ha portato la sua leadership”.
Meret ha sempre avuto delle difficoltà dal punto di vista ambientale, ma col Parma e oggi a Cagliari ha dato una grossa mano…
“C’è da dire una cosa, lui ha giocato con la febbre oggi. Sta dimostrando che è un portiere di livello. Poi non dimentichiamo che comunque Meret è in Nazionale, è un ragazzo perbene. Poi magari non è proprio così protagonista, lui è molto serio e composto sempre, però è un ragazzo che ha chiesto un miglioramento anche nella situazione di leadership, di parlare molto di più. Lo sta facendo, l’ha dimostrato con i fatti e sta meritando quella fiducia che no gli è mai stata messa in discussione”.
Aspetto caratteriale? A che punto è la squadra dopo la prima giornata?
“È una squadra che negli anni non amava tanto sporcarsi le mani. Penso che noi dopo ciò che è accaduto l’anno scorso, lo switch sta proprio qui. A me la squadra è piaciuta, anche nella pressione, sicuramente siamo in crescita. Tra virgolette, da quando ho denunciato alcune cose dopo Verona, loro hanno capito e ci stiamo lavorando. Mantenere la clean sheet era fondamentale, abbiamo sofferto e combattuto. La sofferenza fa parte del processo. C’è sicuramente una crescita, penso che oggi sono tutti in assestamento, il mercato è finito molto tardi. Siamo tra quelle noi, abbiamo lavorato tanto nei due mesi e mezzo e si vede, sapendo che dobbiamo correre per noi stessi con i paraocchi. Senza guardare le altre.”
