Benevento, Inzaghi: “I 24 punti frutto di una squadra non sprovveduta. Devo ringraziare la società, se non ci fosse Vigorito…”

Pippo Inzaghi, tecnico del Benevento, è intervenuto nel corso della trasmissione La domenica sportiva, parlando dalla A alla Z della sua squadra, del rapporto con la società e della sua carriera da allenatore. “La società mi contattò quando il Benevento perse ai play-off contro il Cittadella – ha esordito Inzaghi rievocando i primi passi nel Sannio. Demmo vita a un campionato straordinario a suon di record. Ora, invece, stiamo sovvertendo i pronostici che ci davano per già retrocessi. Tuttavia sarà dura, perché sotto di noi ci sono delle squadre molto più abituate alla massima categoria. Il fatto che sinora abbiamo fatto meglio di loro è segno di grande orgoglio”. Molto spesso si parla di fase offensiva e fase difensiva, dell’equilibrio necessario in serie A: “Il segreto è saper gestire le due fasi – ha specificato l’allenatore giallorosso. Non è utile andare a giocare nella metà campo avversaria, per poi prendere gol. L’importante dev’essere far rendere al meglio la mia squadra, saperci gestire. I 24 punti sono frutto di una squadra che non è sprovveduta e consapevole di ciò che deve fare in campo“.

Inzaghi è poi ritornato sulla sua carriera da allenatore: “Ho cominciato negli Allievi del Milan, quindi non ho bruciato nessuna tappa. Quando sei allenatore ci sono dei momenti che non vanno come vorresti, ma io amo con passione ciò che faccio e sono felice. Benevento? Devo ringraziare Vigorito e Foggia per avermi chiamato, dopo averlo fatto un anno prima, ma prendendo un’altra strada. Si stanno facendo dei sacrifici importanti. Se non ci fosse stato Vigorito, per il Benevento sarebbe stato difficile raggiungere la serie A e questi livelli. Voglio l’epilogo più bello, la salvezza insieme al Benevento. Tutti quanti remiamo dalla stessa parte per far sì che accada”.

Infine, non è mancato un accenno al mercato, in particolare ad Adolfo Gaich: “Ha caratteristiche di cui avevamo bisogno in attacco, come la grande struttura fisica. Non sarà totalmente pronto prima di 2-3 settimane, ma è importante dargli qualche minuto e permettere un inserimento graduale. Abbiamo, però, anche recuperato Moncini che, insieme agli altri rientri, ci darà una grossa mano per questo sprint di stagione”.