Ancora una volta sotto il segno di Koulibaly, il Napoli batte la Juventus portandosi a punteggio pieno dopo tre giornate di campionato ed in testa alla classifica con Roma e Milan. Una vittoria di fondamentale importanza per la classifica e per il morale, ottenuta nuovamente con quel carattere che Spalletti sembra aver trasmesso alla squadra. Gli azzurri approcciano ottimamente la gara prendendo sin da subito in mano le redini del gioco, ma il momentaneo vantaggio juventino, causato da una grave ingenuità di Manolas, è una doccia fredda che sposta momentaneamente l’inerzia della partita. I partenopei sono sempre padroni del campo, ma fino a fine primo tempo faticano a rendersi pericolosi dinanzi ad una Juventus solida e che non concede spazi. Poi nella ripresa c’è una grandiosa reazione di squadra ed è dominio totale. Il Napoli, sotto la spinta incessante dei sostenitori presenti al Maradona, schiaccia i bianconeri all’interno della propria area di rigore con grande ritmo, determinazione e veemenza. La rimonta è più che meritata.
Il protagonista della splendida serata azzurra al Maradona è proprio il prima citato match winner, ovvero Kalidou Koulibaly. Il suo gol vittoria non può che riportare alla mente il famosissimo ed indimenticabile dello scorso 22 aprile 2018, che avrebbe dovuto consegnare al Napoli uno scudetto ampiamente meritato. Non soltanto la rete decisiva, ma il centrale senegalese è monumentale in difesa e con il suo strapotere fisico lascia le briciole all’attacco juventino. Alla sua ottava stagione in azzurro, Kalidou si sente sempre più napoletano e al momento dell’esultanza decide di scattare una foto alla Curva B in delirio. Nel post partita ha affermato quanto ci tenesse ad immortalare quegli istanti di esplosione che tanto gli sono mancati, manifestando la grande soddisfazione nell’aver regalato una gioia immensa ai suoi tifosi nella gara più sentita. K2 è ormai da anni tra i migliori difensori al mondo e farebbe tranquillamente il titolare in tutti i top club. Ogni estate sembra essere sul punto di partenza, ma il suo legame con Napoli è speciale e mai si è impuntato per andarsene. Un legame straordinario e che si è consolidato quando la piazza gli ha fatto sentire tutto il proprio affetto e sostegno in occasione degli episodi di razzismo di cui è stato vittima. Spalletti se l’è coccolato sin dall’inizio della preparazione estiva a Dimaro, sottolineando quanto la sua presenza sia determinante anche all’interno dello spogliatoio e come i suoi compagni lo considerino un vero e proprio punto di riferimento. Il tecnico azzurro ha quindi espresso tutta la stima che nutre nei confronti dell’uomo e del calciatore, definendolo il più forte da lui allenato in carriera e dichiarando che sarebbe stato disposto ad incatenarsi per lui. Il senegalese dopo due stagioni non particolarmente esaltanti e condizionate da problemi fisici, ha tutte le carte in regola per disputare una grandissima annata e diventare sempre più il leader di questo Napoli assieme a Lorenzo Insigne, oltre che un fedelissimo di Luciano Spalletti.
Oltre Koulibaly, tra i fautori del successo sulla Juventus c’è anche il mister, che conferma le sue abilità nel “leggere” la partita. L’allenatore toscano prima dell’inizio del secondo tempo inserisce sulla trequarti Ounas, il quale è riuscito a dare grande vivacità all’attacco azzurro e a creare scompiglio nella difesa avversaria. A conferma di quanto l’esterno offensivo algerino, con la sua esplosività e tecnica individuale, possa essere un’arma determinante anche a gara in corso. Dunque una significativa prova di forza da parte di un Napoli che in quest’inizio di stagione sta mostrando quel carattere che nelle scorse annate gli è spesso mancato per esprimersi al meglio delle proprie potenzialità. Il merito va in primis a Luciano Spalletti,che sin dal primo giorno, oltre ad un lavoro meticoloso dal punto di vista tecnico-tattico, si è concentrato molto anche sull’aspetto mentale. Il tecnico toscano con le sue ottime doti da motivatore sta sempre di più compattando il gruppo, che sembra aver raggiunto una maggiore convinzione nei propri mezzi. Inoltre l’essersi calato a pieno nella realtà e il puntare fortemente sul senso di appartenenza, lo sta facendo entrare in piena simbiosi anche con la piazza. Ora la parola d’ordine è “continuità”.
Foto: profilo Instagram Kalidou Koulibaly
