Benevento, Caserta: “Non c’è nulla da salvare, ora silenzio e pedalare. Scuse a società e tifosi”

Al termine della sonora sconfitta rimediata contro il Frosinone (1-4), Fabio Caserta, tecnico del Benevento, ha commentato così ad Ottopagine la prestazione della sua squadra: “Non ci sono alibi da trovare in circostanze come queste – ha esordito l’ex Perugia. Sono io il primo responsabile e la cosa migliore è stare in silenzio. Ho visto volar via in una settimana quanto fatto in due mesi. Non è un alibi, come ripeto, l’espulsione di Glik non l’accetto così come il suo atteggiamento dopo il cartellino. Fino all’espulsione abbiamo anche creato pericoli, ma quando si perde così c’è soltanto da chiedere scusa a tifosi e società”. Sull’aspetto mentale: “C’è bisogno di un esame di coscienza. Il problema mentale è il grosso limite di questa squadra. Fino al Brescia avevamo lavorato in maniera costante, migliorando partita dopo partita, ma alla prima difficoltà si rischia di vanificare tutto. Abbiamo lavorato male, perché dovevamo portare l’1 a 0 al primo tempo e non prendere quel gol in contropiede”.

Sulla preparazione della gara: “Avevo chiesto ai ragazzi di giocare sui due attaccanti puri, evitando di coinvolgere troppo i terzini come abbiamo fatto nelle prestazioni precedenti. Lo avevamo anche fatto bene, aspettando il Frosinone nella prima parte di gioco. Poi l’espulsione ha condizionato: non ho visto il fallo e non so cosa sia passato per la testa di Glik. Mi auguro sia una partita che possa servirci per crescere, ma non c’è assolutamente niente da salvare“. Infine, sulla reazione del presidente Vigorito: “Era molto amareggiato con tutti. Lui non teme di perdere, ma non accetta di perdere senza dignità come successo oggi. In questo casi c’è poco da dire: silenzio e pedalare“.