SpallettiAl termine di Napoli – Leicester, valevole per l’ultima giornata della fase a gironi di Uefa Europa League e conclusasi con la vittoria degli azzurri per 3 a 2, il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza stampa post-partita:
Una valutazione complessiva della partita chiusa con l’abbraccio finale?
“La valutazione è di una grnde partita, soprattutto perché era un’avversaria scomoda con cui giocarsi la qualificazione. Sono contento perché quando la riprendi sul 3 a 2, quando non puoi fare cambi in panchina, poteva essere messa a dura prova la forza dei giocatori, ma hanno resistito. Questa è la mentalità che esibiscono. Ad Elmas avevo detto se fai gol vengo a sdraiarmi sul campo, non l’ho fatto durante la partita, l’ho voluto fare dopo.
L’infortunio di Lozano poteva essere un contraccolpo. Come sta il ragazzo?
“Questo lo sa il medico. Cerchiamo di avere risposte certe dalle analisi, poi il medico farà il comunicato. Perdere un giocatore come Lozano è un danno in questa situazione. Speriamo di recuperare almeno Politano, che si è sentito male oggi pomeriggio prima di arrivare al campo”.
L’importanza di chi gioca meno, ingiusto chiamarli riserve, è la parte più importante del vostro lavoro?
“Più importante non lo so, ma è indispensabile per fave un campionato di livello, perché bisogna esibire continue prestazioni e se non li hai a disposizione non puoi avere una reazione come quella di questa sera. Le qualità non sono somministrate bene, su qualche caratteristica abbiamo un eccesso, e a volte la struttura degli avversari è maggiore. Ma oggi si sono comportati benissimo”.
L’Empoli è in un gran momento di salute.
“Si. E non dobbiamo essere quelli che esprimono un buon calcio in generale, perché non troveremo una squadra che ci faccia vincere una partita, senza che utilizziamo le qualità nostre. All’Empoli si fanno i complimenti per la gestione di una grande società, perché è difficile essere ai massimi livelli, e all’allenatore”.
Foto: profilo instagram Napoli.
