Nella serata di ieri, Martedì 28 Gennaio, il Saviano ha ufficializzato Vincenzo La Manna come nuovo allenatore del club neroverde. L’esperto tecnico campano si è presentato con un’intervista esclusiva ai nostri microfoni. L’ex mister di Casoria e Acerrana, tra le tante, ha ripercorso con noi le emozioni provate da calciatore del Saviano e ha speso qualche parola anche sul suo predecessore, Luigi Di Martino.
Mister, lei è uno degli allenatori più esperti e più influenti del calcio dilettantistico campano. Come mai ha scelto di venire proprio a Saviano?
“Quando ti chiama una squadra importante come il Saviano, non puoi dire di no. Loro sono una delle società più importanti della Campania e poi, visto che in passato ho avuto l’onore di giocare per questa maglia, non ho potuto dire di no.”
Lei ha avuto il piacere di giocare e di vivere, nei suoi anni migliori, il Peppino Pierro. Che effetto le fa sapere che questa Domenica ci ritornerà, in veste di allenatore, dopo tanti anni?
“Sono sicuro del fatto che Domenica, quando rivedrò il Peppino Pierro, mi emozionerò. Tra me e i tifosi savianesi c’è un legame molto forte che non è stato minimamente scalfito dal tempo. Vorrei che venissero più tifosi possibili e che incitassero la squadra come solo loro sanno fare. Sono sicuro che grazie a loro lo stadio di casa ritornerà il fortino che era una volta.”
Il Saviano, come ben sa, è attualmente al dodicesimo posto, in piena zona playout, ad una lunghezza dalla salvezza diretta. Lei ieri, Martedì 28 Gennaio, ha guidato la prima seduta di allenamento da allenatore del Saviano. Come ha trovato i ragazzi?
“Ti direi una bugia se ti dicessi che non ho visto la classifica. Nella giornata di ieri, durante la mia prima seduta d’allenamento, ho parlato a lungo con i ragazzi. Ho detto loro che la classifica dev’essere l’ultimo dei nostri pensieri. Il nostro obiettivo dev’essere quello di fare più punti possibili e per questo abbiamo tutta la seconda parte di stagione davanti. Infine gli ho chiesto se avessero intenzione di lottare con me per questi colori e per questa gente che ci supporta in ogni dove.”
Il compito che le è stato affidato non è semplice: dovrà salvare questa squadra e dovrà cercare di non far rimpiangere alla tifoseria il suo predecessore, Luigi Di Martino. Pensa di riuscirci?
“Non sono tornato a Saviano per non far dimenticare alla tifoseria Luigi Di Martino. Lui ha svolto un buon lavoro però purtroppo, quando vi è una carenza di risultati, siamo sempre noi allenatori a pagare. Il mio pensiero non è quello di farmi amare dai tifosi ma è quello di fargli amare la squadra. Questi ragazzi hanno bisogno del loro supporto.”
Qual è il ricordo più bello della sua carriera da calciatore? E della sua carriera da allenatore?
“Devo dire che conservo ricordi bellissimi in tutte le piazze in cui ho giocato. Come sai, ho giocato in squadre importanti come Nola, Afragolese, Puteolana, Formia, Ischia, Gladiator e Saviano. I ricordi più belli però li ho vissuti con il Nola, con i bruniani vinsi, sotto la guida di mister Simonelli, il campionato di Serie C2. Poi, ho fatto anche 300 gare da allenatore. I ricordi più belli in quella veste li ho vissuti a Casoria. Li presi quando militavano in Prima Categoria e in 3 anni li ho portati a giocarsi le carte per la promozione in Serie D. Significative anche le esperienze con Acerrana, dove ho perso la finale playoff per andare in D, e Savoia, dove ho trovato una piazza importante.”
Avete allenato tanti calciatori. Qual è, secondo voi, il calciatore più forte che avete allenato?
“Ho allenato tanti calciatori bravi. Sto allenando e continuerò ad allenare molti calciatori bravissimi.”
Foto: Profilo Instagram @ascdsaviano1960
