Esclusiva CNP – Enrico Marulli del Baiano si racconta: “L’infortunio fa parte del percorso. Sulle due finali perse con il Cimitile…”

Dopo aver concluso anzitempo la stagione corrente, l’attaccante del Baiano, Enrico Marulli ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni in cui ha parlato della stagione corrente e di alcuni momenti del suo recente passato al Cimitile.

Nella societa odierna si tende troppo a sminuire l’aspetto mentale delle persone. Come stai affrontando un infortunio così pesante nella tua vita di tutti i giorni?

“Con tanta positività e soprattutto con la forza che mi stanno dando le persone a me care. Anche questo fa parte del percorso e dello sport che pratichiamo, e bisogna viversi anche gli aspetti negativi.

Hai svolto una prima parte di stagione fantastica che ti ha visto segnare 7 gol e 5 assist in 11 gare. I tuoi gol hanno contribuito a far svolgere al Baiano una prima parte ai vertici della classifica. Ultimamente però la squadra sembra demotivata e sta avendo una carenza di risultati. Secondo te a cosa è dovuto ciò?

“Io e il gruppo viaggiavamo insieme. Il Baiano faceva bene e permetteva di far bene anche al singolo. Eravamo estattamente dove meritavamo. Purtroppo però in una stagione ci sono tante variabili e, nel mio caso, il mio infortunio è uno di quelli. Il gruppo però è la nostra forza e ce la stiamo mettendo tutta, sono sicuro che ne usciremo fuori.”

A 25 anni puoi vantare una carriera di tutto rispetto fra i dilettanti. Qual è il tuo ricordo più bello della carriera?

“In questi anni avrei potuto fare sicuramente di piú, i troppi infortuni mi hanno sempre fatto rendere meno del 50%. Ho tanti bei ricordi, uno dei piú emozionanti per me è avvenuto di recente. Dopo un gol di Antonio Lippiello, quest’ultimo e i miei compagni mi hanno dedicato una maglia. Io ero in tribuna e sono venuti tutti a cercarmi per darmi la maglia, è stato davvero un momento magico per me. E di questo gli sarò sempre grato e riconoscente.”

Sei conosciuto da tutti come “il Mago”. Chi ti ha dato questo soprannome e perché?

“Parto col dire che sono anche molto fiero di questo soprannome. Mi fu attribuito da alcuni tifosi, quando militavo nel Cimitile, per alcune delle giocate che riuscivo a fare in campo. Loro sono ovviamente molto buoni nei miei confronti.”

Con il Cimitile, hai perso due finali playoff negli ultimi minuti. Cosa hai provato in quei momenti e soprattutto cosa pensi che sia mancato alla squadra per vincerle?

“Sono stati momenti davvero duri, ma sicuramente hanno rinforzato alcuni lati della mia personalità che erano forse un po’ grezzi. Mi sento cambiato in positivo da queste due sconfitte. Può essere che sia mancato proprio questo ad alcuni di noi e per questo non siamo riusciti a portare a casa ciò che avremmo meritato.”

Foto: Profilo Instagram @ac_baiano_1928