Saviano, l’ex presidente Volpe lascia la società:” Ho vissuto otto anni intensi, ma ora è il momento di lasciare. Sarò sempre un tifoso di questa società..”

L’annata calcistica è ormai terminata e le società si stanno già preparando per programmare la prossima stagione. C’è però spazio anche per gli addii e lo sanno bene i tifosi del Saviano che hanno salutato dopo 8 anni di servizio il team manager Raffaele Volpe. L’ormai ex dirigente neroverde ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Campania Nel Pallone in cui ha raccontato i motivi che l’hanno spinto a lasciare il suo incarico e in cui ha ripercorso i momenti più belli vissuti con il club savianese

Sui motivi che l’hanno portato all’addio – “Ho deciso di lasciare il Saviano dopo questi 8 anni molto intensi perché credo di non avere più quelle motivazioni necessarie per fare calcio in una piazza così importante e per partecipare in campionati così difficili. Il Saviano, come dico sempre, è una balena incastrata in un acquario e ogni anno deve affrontare campionati molto dispendiosi per energie fisiche e mentali. Mi lascio, senza alimentare maldicenze o polemiche, in buoni rapporti con tutti i soci a cui porgo i miei ringraziamenti per la stima dimostrata nei miei confrontiIo sono dell’avviso che non esistono uomini per tutte le stagioni, un uomo quando capisce che non è pronto ad affrontare un’annata deve avere la maturità di fare un passo indietro.”

Sulle tante vittorie di questi anni – “Sono stati 8 anni fantastici, vissuti senza fiato e a testa bassa. Abbiamo vissuto tante emozioni e soprattutto tante vittorie. Abbiamo vinto un playoff di Prima Categoria, abbiamo stravinto un campionato di Promozione e abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla in Eccellenza.”

Sull’esperienza da presidente – “La cosa più bella che mi hanno regalato i soci, che ancora oggi ringrazio, è stata quella di farmi diventare il presidente di questa società. Qualcuno potrà dire che in quell’anno siamo retrocessi, ma è stata una retrocessione del titolo non dell’uomo o della piazza. In quell’annata abbiamo mantenuto alto l’onore del club e abbiamo lottato ogni minuto di ogni gara. È stata una retrocessione onorevole rispetto a quelle di altre piazze che preferiscono ritirarsi.”

Sulla gara con il Savoia – “Io ricordo ancora quella famosa traversa che prendemmo, sul risultato di 1-0, contro il Savoia. Se quel tiro fosse terminato in rete a quest’ora staremmo parlando di tutt’altro.”

Sull’affetto dei tifosi, degli addetti ai lavori e dei tifosi – “Una cosa che mi rimarrà sicuramente impressa è l’affetto dei tifosi neroverdi. Non a caso, sotto al post dell’addio ci sono stati parecchi attestati di stima nei miei confronti. Inoltre, ci tengo ad evidenziare le parole di tanti addetti ai lavori, savianesi e non, che nel corso degli anni hanno dimostrato di apprezzare il mio lavoro. Questi complimenti dimostrano quanto uno si sia fatto volere bene ed è molto importante come cosa. Infine anche l’affetto dei tanti calciatori passati per Saviano.”

Sul futuro – “Io non sono un professionista e di conseguenza non avrei dei progetti da attuare in altre piazze. Il mio progetto attuale sarà quello di fare il tifoso del Saviano quando potrò andare al campo e di guardarmi altre partite quando non potrò esserci. Non so se un giorno ritornerò sui miei passi. Potrebbe capitare che magari cambierà qualcosa e che possa sentirmi pronto per tornare, ma potrebbe anche non succedere. Io nonostante tutto sarò sempre il primo tifoso di questa grande società e non mi permetterò mai di dire qualcosa di negativo su di essa.”

Ringraziamenti – “Vorrei ringraziare tutti i dirigenti con cui ho avuto il piacere di collaborare nel mio percorso nel Saviano. Loro mi hanno sempre fatto sentire a casa e mi hanno dato la possibilità, come già specificato in precedenza, di poter essere il presidente dimostrando di credere nelle mie capacità. Infine vorrei ringraziare alcuni allenatori con cui ho avuto rapporti interpersonali molto intensi, come Minichini, Di Martino con cui ho allestito una delle migliori squadre in termini di qualità-prezzo e Manna, che allenava il Saviano quando ero presidente e con il quale sono orgoglioso di aver condiviso tanti bellissimi momenti.”