Fiorentina-Napoli, Conte perde Rrahmani e si affida ancora a Lucca. Pioli sceglie il duo Piccoli-Kean. Le ultime sulla sfida del Franchi

Tra l’arrivo di Hojlund, il gol allo scadere di Anguissa e l’infortunio di Rrahmani in Nazionale, le ultime settimane in casa Napoli sono state un’altalena di emozioni. Antonio Conte può finalmente far affidamento sul danese, fortemente voluto in seguito all’infortunio rimediato da Romelu Lukaku. E sarà dunque lui, almeno fino al rientro del belga che potrà reinventare le gerarchie, a far coppia con Lorenzo Lucca. Se avere due armi in attacco, col talento di Giuseppe Ambrosino in avanti, può solo far sorridere, il tecnico leccese mastica amaro per l’assenza del difensore kosovaro. Era infatti, tolta l’amichevole con la Casertana, dallo scorso 5 dicembre che Rrahmani non scendeva in campo. In quell’occasione, Conte scelse il turn-over per la sfida di Coppa Italia contro la Lazio (poi persa per tre reti a uno a favore dei biancocelesti). Ma le statistiche parlano chiaro, per il tecnico artefice del quarto tricolore del club campano, è un insostituibile: ben 38 partite disputate l’anno scorso, un titolare inamovibile della retroguardia azzurra.


Se non tutti i mali vengono per nuocere però, sarà con ogni probabilità il momento di vedere l’esordio in maglia azzurra di Sam Beukema, anche lui l’anno scorso insostituibile alla corte di Vincenzo Italiano. Al fianco del centrale olandese il nodo da sciogliere è quello tra Juan Jesus e Buongiorno. L’ex Torino ha disputato una mezz’ora scarsa di gara contro il Cagliari – tra l’altro siglando l’assist decisivo per il gol partita di Zambo Anguissa -, con l’ultima presenza che risale allo scorso 27 aprile, la giornata che ha anticipato la sfida scudetto proprio contro i sardi. Conte potrebbe lanciarlo dall’inizio o potrebbe preservarlo anche in vista della sfida di giovedì contro il Manchester City, nell’esordio in Champions. In attacco dovrebbe trovare spazio ancora Lorenzo Lucca, soltanto inizio dalla panchina per Hojlund, pronto a subentrare per dare man forte ai compagni. Nello scacchiere del 4-1-4-1 non dovrebbe poi cambiare nulla: Meret tra i pali, Di Lorenzo e Spinazzola sugli esterni e Lobotka avanti alla difesa. Leggermente più avanzati Anguissa e Kevin De Bruyne, con McTominay e Politano sulle corsie laterali a svariare. Occhio anche ad Elmas: il ritorno ha incrementato l’entusiasmo della piazza e il macedone può fare ancora la differenza a gara in corso.

Per la Fiorentina di Stefano Pioli la sfida contro gli azzurri al Franchi è il giusto incentivo per provare a pescare dal cilindro la prima vittoria stagionale. Per ora due pareggi rispettivamente contro Cagliari e Torino. L’allenatore ex Milan, che ha riabbracciato la piazza viola, può contare su un Moise Kean decisamente in forma smagliante. Le tre reti collezionate nelle due uscite con la maglia italiana – un gol contro l’Estonia e una doppietta contro Israele – lo rendono il pericolo numero uno per la difesa azzurra orfana, appunto, di Rrahmani. Lo scacchiere tattico riproposto sarà, con ogni probabilità, il consueto 3-5-2. Avanti a David De Gea agiranno Comuzzo, Pongracic e Ranieri. Sulla destra agirà Dodò, mentre sulla fascia sinistra scalda i motori Robin Gosens. L’unica novità potrebbe esserci al centro del campo, con Pioli pronto a permettere l’esordio a Nicolussi Caviglia, al fianco di Fagioli e di Mandragora – unico in ballottaggio con Sohm. In attacco, come detto in precedenza, spazio a Kean e all’ex Cagliari Roberto Piccoli. In panchina, però, Pioli può riservarsi l’arma Edin Dzeko, e l’esperienza dell’ex Roma può creare non pochi problemi quanto a centimetri in area nel corso della sfida.

David Neres, che fu tra i protagonisti nello scordo 0 a 3 del Franchi

Fiorentina-Napoli: i precedenti e quello storico 3 a 0 che condannò gli azzurri a dire addio allo Scudetto

L’anno scorso finì tre a zero a favore degli azzurri. Gli uomini di Conte sfoderarono a Firenze una delle migliori prestazioni stagionali, dove emersero le qualità tecniche e atletiche di David Neres, che sbloccò l’incontro, e dove Scott McTominay confezionò battendo De Gea la quarta delle dodici reti in campionato – tredici se si considera la rete al Palermo in Coppa Italia a fine settembre. Ma a bruciare ancor di più, nell’immaginario collettivo dei napoletani, è la gara del 29 aprile del 2018. Sotto la gestione Maurizio Sarri, quella dei 91 punti per intenderci, il Napoli inciampò proprio al Franchi. Con l’espulsione procurata di Kalidou Koulibaly al minuto otto dell’incontro, il cholito Simeone mise a segnò una tripletta che spense definitivamente le speranze scudetto degli azzurri – nelle dichiarazioni di Sarri scesi in campo con la testa a ciò che accadde nel derby d’Italia tra Inter e Juventus, e a quella espulsione mancata di Miralem Pjanic.

L’ultima volta che la Fiorentina ha invece battuto gli azzurri risale all’8 ottobre del 2023, anno successivo al terzo scudetto che porta la firma di Luciano Spalletti. De Laurentiis scelse Rudi Garcia per sostituire il tecnico nativo di Certaldo, ma la sua scelta non venne premiata, e tra le sconfitte rimediate dagli azzurri – l’anno post terzo scudetto fu decisamente disastroso – c’è quella casalinga contro la viola. La formazione toscana, due anni fa guidata da Vincenzo Italiano nella tappa precedente all’approdo a Bologna, si impose per tre reti a uno. Victor Osimhen pareggiò i conti allo scadere del primo tempo su rigore, rispondendo al vantaggio di Brekalo al 7′. Nella ripresa prima Bonaventura (63′) e poi Nico Gonzalez nell’extra time condannarono il Napoli al tris tra le mura amiche del Maradona. Nello stesso anno, al girone di ritorno, toccò al Napoli di Francesco Calzona confrontarsi al Franchi. Nella sfida del 17 maggio 2024 andò a segno proprio Rrahmani, prima della rimonta viola targata Biraghi e Nzola, rispettivamente al 40′ e al 42′. La seconda frazione di gioco vide protagonista Kvicha Kvaratskhelia con una punizione alla Maradona che non lasciò scampo all’estremo difensore a circa mezz’ora dalla fine dell’incontro.

Le lacrime di Allan e la consapevolezza di aver abbandonato la strada Scudetto


Tutto si può dire tranne che Fiorentina-Napoli, specie al Franchi, non assuma un sapore del tutto singolare. Gara sentita dai toscani e dai napoletani, tra i quali notoriamente non scorre buon sangue, s’è sempre rivelata ricca di emozioni, talvolta di colpi di scena. Quella di domani è una sfida che dirà qualcosa in più sul lavoro di Conte e di Pioli. E se l’ex Milan punta alla prima vittoria in campionato, da quando è ritornato sulla panchina viola, il tecnico leccese vuole il non c’è due senza tre. Fare risultato per prepararsi al meglio al big match che attene gli azzurri giovedì prossimo.

Probabili formazioni

Fiorentina (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Pongracic, Ranieri; Dodò, Fagioli, Mandragora, Nicolussi Caviglia, Gosens; Kean, Piccoli; all. Stefano Pioli

Napoli (4-1-4-1): Meret; Di Lorenzo, Beukema, Buongiorno, Spinazzola; Lobotka, Politano, Anguissa, De Bruyne, McTominay; Lucca; all. Antonio Conte

FOTO: SSC NAPOLI