Alla vigila Sarnataro aveva avvisato, il Real Sibilla Bacoli è una squadra che dimostra solidità e compattezza. E per scalfire l’undici così ben amalgamato di mister Illiano il Portici impiega ben 89 minuti di gioco, la trasformazione degli interpreti sul campo e l’inserimento di un centrale per passare ad una impostazione a tre. La premessa è che ogni percorso ha il suo tempo, e che l’allenatore porticese ha sempre rimarcato la prerogativa essenziale del raggiungere risultati: non esaltarsi nei momenti felici e non sottostimarsi nei momenti di difficoltà. Una premessa necessaria in funzionale dell’analisi del pari raggiunto nel finale contro la compagine di Bacoli.
Non c’è dubbio che la massiccia densità e la cinquina in fase di copertura degli uomini di Illiano abbiano messo in crisi la costruzione e la produzione offensiva del Portici. Ma quello che sorprende ancor di più i vesuviani è il gol ancora «a freddo» dopo meno di tre giri di lancette. Sicuro scappa via sulla destra e cambia fascia pescando lo speculare De Filippis che di testa incorna e batte un incolpevole Luongo. Nonostante la buona risposta immediata sull’asse De Biase-Filogamo tre minuti più tardi, gli uomini di Sarnataro faticano a costruire sulla catena di sinistra come vorrebbero. Amoriello replica in parte la prestazione d’esordio a Casola, ma non sono pochi gli errori tecnici in fase di impostazione. E quando l’esterno ex Albanova è servito, fatica a puntare l’uno contro uno per la costante buona copertura di Sicuro che ripiega. Se pochi sono i cross spediti bene al centro, e Panaro e Viglietti fanno buono scudo aiutati dalla densità importante della linea di centrocampo, Filogamo finisce per essere un’ombra, più che un attaccante pericoloso. Gioca come può i pochi palloni che riceve, e allo scadere della ripresa replica il canovaccio sulla sinistra con De Biase, lanciandolo nuovamente verso la porta senza gli esiti sperati.
Nella ripresa Sarnataro sa di dover cambiare pelle, e sostituisce Filogamo scegliendo la qualità di Letizia e mandando dentro l’esperienza di Sarno. E forse chiede a Visciano, oltre al palleggio e all’impostazione, di inserirsi di più; e di lasciare questo compito a Vacca, bravo per altro anche in fase di copertura. E una delle occasioni più concrete dell’incontro è proprio del centrocampista (come De Biase) ex Albanova. Il Real Sibilla Bacoli, invece, la pelle non la cambia, anzi. Per qualche istante di gara, tra l’ingresso di Esposito e quello di Carannante, Guillari fa reparto praticamente da solo – e lo fa piuttosto bene. Aiuta la squadra ad uscire nei momenti di assedio, fa respirare e conquista falli, costringendo il Portici a rimandare l’agguato del pari. Gli ospiti provano ad imbastire qualche manovra di contrattacco, ma se da un lato i vesuviani non lo permettono dall’altro forse avvertono di più l’esigenza di difendere il gol d’inizio gara.
Sarnataro guarda la panchina e ha altre armi a proprio vantaggio. Manda dentro Sepe, probabilmente passando ad una difesa a tre con Ioio e Fiorillo a completare in fase di possesso, e Samb, reduce dal gol d’esordio contro il Sant’Antonio Abate. Il senegalese ha caratteristiche diverse rispetto ai compagni di reparto, e garantisce agli azzurri qualche inserimento in più arricchendo di uomini l’area avversaria. Non a caso, ad un solo minuto dal termine, è suo lo zampino vincente che lo erge ad uomo giusto al momento giusto permettendo al Portici di ristabilire la parità ed evitare la prima sconfitta stagionale.
Nella consapevolezza che sia ancora troppo presto per giudicare, la sensazione è che il Portici sperasse che già l’ingresso di Letizia e Sarno potesse fare la differenza in zona gol. Cambi che hanno costretto il Real Sibilla Bacoli a serrare ancor di più le maglie. D’altronde dove aggiungi, togli. I centimetri di Filogamo forse avrebbero fatto comodo, ma nell’ambito della prestazione la strategia si doveva cambiare. I vesuviani scelgono comunque di colpire molto di più sulle corsie, certi del fatto che al centro – quella di Visciano è una chance più unica che rara – passare diventa difficilissimo. E allora la differenza deve farla chi, su quei cross, occupa con i tempi giusti l’area, e Samb dimostra ancora di saperci fare creando regalando al proprio tecnico la gioia di un pari meritato e qualche grattacapo in più in vista di mercoledì – nella sfida di Coppa contro l’Ercolanese, antipasto del derby che ci sarà pochi giorni più tardi in campionato. Con qualche fatica in più nel concretizzare e una mole di produzione offensiva non proprio elevata, per Sarnataro sarà ancor più stimolante trovare la chiave giusta ad un Portici a cui, nel segno delle potenziali risorse qualitative, bisogna pian piano cucire il miglior vestito che possa mettere permettere all’undici di essere incisivo come il suo allenatore vuole.
FOTO: Alfredo Russo, Portici 1906
