Mercoledì 2 luglio, l’Ercolanese, società di Eccellenza, ha ufficializzato l’arrivo dell’ex allenatore di Nola e Mariglianese Luigi Sanchez. L’allenatore partenopeo, reduce dalla vittoria degli spareggi nazionali con la Real Normanna, ha deciso quindi di rilasciare un’intervista esclusiva ai microfoni di Campania Nel Pallone in cui ha parlato delle motivazioni che lo hanno portato a firmare per il club granata.
Sul fatto che si aspettava la vittoria degli spareggi nazionali – “Diciamo che è stato tutto un crescendo. Nella prima parte di campionato avevamo una buona squadra ma incompleta nonostante ciò siamo stati bravi a rimanere nella scia degli altri. Dopo la partita con la Frattese, dove perdevamo 3-0 e poi vincemmo in rimonta 4-3, grazie agli acquisti del mercato di dicembre, abbiamo cambiato mentalità. Le cose sono ulteriormente cambiate dopo le vittorie con Nola e Ercolanese. Quindi appena abbiamo vinto i playoff del girone, un po’ mi aspettavo di vincere gli spareggi nazionali.”
Su Orefice – “Il ragazzo ha cambiato marcia insieme alla squadra. Ha fatto una parte finale di stagione ad alti livelli e lo si vede nella decisione della società di riconfermarlo in D. Io penso che sia un caso che i calciatori non facciano gol, io penso che Cristian abbia lavorato molto bene con la squadra e si sia meritato, come tutti i suoi compagni, questo salto di categoria.”
Sull’arrivo a Ercolano – “Parto col dire che tra me e il loro DS, ovvero Orlando Stiletti, c’è grande rapporto di stima. La decisione di lasciare Aversa è stata una decisione presa probabilmente prima dei playoff e che avrei, cosa che ho fatto, applicato solo in caso di promozione in Serie D. Per motivi personali, non potevo fare trasferte. Ovviamente, accordi veri e propri con l’Ercolanese prima della finale non ci sono stati. Ci eravamo solo sentiti quel Martedì prima della finale con il Modica. Detto questo, ci tengo a dire che sono uno a cui piace riportare entusiasmo in piazze storiche e ambiziose che hanno voglia di trovare salto di categoria.”
Sul calciomercato – “Con Stiletti vado sul sicuro, non ho problemi o pensieri su chi arriverà. Saranno tutti calciatori voluti da me o dal DS. Faremo di tutto per dare entusiasmo a una piazza storica come Ercolano.”
Su un eventuale consiglio da dare al presidente Langella – “Non sono in grado di dare consigli. A Nola ho vissuto un’esperienza fantastica. Io sono una persona che si concentra solo sul proprio lavoro e posso solo dire che il Nola ha un grande presidente che sta facendo sforzi sovrumani. L’unica cosa che secondo me conta è che Langella ha reso il Nola una società altamente solida che, se aiutata con il campo, sono convinto che potrebbe andare in Serie C fra due/tre anni.”
Sulla Mariglianese – “Quando parliamo della Mariglianese parliamo di una società nata con il presidente Abete. Siamo partiti con Stiletti che voleva vincere il campionato, poi è arrivato il COVID, abbiamo vinto il campionato di Eccellenza e abbiamo ottenuto, con 47 punti, una salvezza in Serie D. Quello fu il mio primo anno in Serie D e lo feci nel girone pugliese con calciatori di livello come Aracri, Peluso, Langella, Faiello e Ragosta. Ho un bellissimo ricordo di questi ragazzi. È una storia fantastica di un gruppo che si è unito e ha superato tutti i suoi limiti. Fu molto importante l’avvento di Ciccone che diede una grossa mano al club ma anche la presenza di una persona competente come Dino Manzone che, in qualità di team manager, fu un grande punto di riferimento. Queste persone fecero sì che la Mariglianese riuscisse ad onorare gli impegni fino a fine anno. La cosa più importante per me è che questa società può dire di aver vissuto 2 anni fantastici. Ora purtroppo è in Prima Categoria e penso che per uscire da quella situazione, deve ricostruire con i giovani.”
