L’atteso esordio stagionale tra le mura amiche riserva l’impegno più difficile, l’incrocio con i detentori del titolo, in una serata di gala. Si indossa l’abito da sera per regalare grandi emozioni ad un pubblico sempre pronto a schierarsi compatto al fianco dei propri beniamini. La squadra, consapevole del livello dell’avversario da affrontare, è pronta a entrare in campo con il coltello tra i denti per cercare di conquistare il primo successo stagionale.
Nell’incontro della terza giornata del campionato di serie A la Fiorentina riceve all’Artemio Franchi, fischio d’inizio previsto domani alle ore 20:45, il Napoli, capolista insieme a Roma, Cremonese e Juventus. La società, per spostare ulteriormente in avanti l’asticella del progetto tecnico, ha deciso di affidarsi nuovamente a Stefano Pioli, di ritorno in Toscana dopo l’esperienza del 2017-18, nel tentativo di raccogliere l’eredità di Raffaele Palladino.
Continuare a scalare la classifica in campo nazionale e provare a vincere un trofeo dopo le due finali di Conference perse nelle ultime due stagioni rappresentano gli obiettivi del ciclo affidato al tecnico emiliano. La campagna acquisti ha portato in dote l’atteso prolungamento di contratto di Moise Kean e gli arrivi del tandem Roberto Piccoli-Edin Dzeko per rinforzare il reparto offensivo in termini di qualità e quantità.
A centrocampo ci sono Rolando Mandragora, Hans Nicolussi Caviglia e Simon Sohm a interdire e costruire con Nicolò Fagioli come alternativa di lusso per innalzare il tasso qualitativo anche a partita in corso. Sulle fasce gli stantuffi Dodò e Gosens assicurano spinta e cross ficcanti, mentre il giocatore chiave è Albert Gudmundsson, trequartista in grado di creare superiorità per lanciare i compagni e pronto alla finalizzazione dell’azione.
Il problema fisico accusato in nazionale mette in dubbio la presenza dell’islandese che potrebbe essere convocato e partire dalla panchina per poi entrare a gara in corso. Probabile, in quel caso, l’inserimento di un centrocampista in più con Mandragora e Fagioli ai fianchi di Nicolussi Caviglia. Sperano in una maglia da titolare anche Sohm e l’ex Empoli Fazzini.
I viola impostano le partite su ritmo alto e intensità elevata. I padroni di casa, appena recuperata la palla, si proiettano in avanti per cercare la verticalizzazione sugli uomini in prima linea o, in alternativa, sviluppano l’azione con la costruzione della manovra dal basso e la gestione del possesso palla. Ragionevole pensare che i viola possano interpretare una gara di grande corsa nella quale creare densità nella propria trequarti per cercare di ostruire la costruzione della manovra avversaria. Il pressing a tutto campo potrebbe rivelarsi un’arma preziosa. Fondamentale, al cospetto di una mediana nella quale il talento abbonda, riuscire ad essere corti e non concedere spazio a rivali del calibro di De Bruyne-McTominay e Anguissa.
Credit: ACF Fiorentina(pagina Facebook)