Napoli, conferita la cittadinanza onoraria a Luciano Spalletti: “Questo onore lo devo ai calciatori. Ecco il motivo per cui sono andato via…”

Prosegue l’onda lunga dello scudetto del Napoli, a distanza di mesi e nonostante l’attuale rendimento degli azzurri in stagione. In settimana, infatti, i protagonisti dello scudetto azzurro sono stati insigniti di numerosi riconoscimenti. Tra questi, naturalmente, Luciano Spalletti che, dopo aver ricevuto il premio come miglior allenatore nell’ambito del Gran Galà del Calcio AIC, lo scorso 4 dicembre, è diventato ufficialmente cittadino onorario di Napoli. Ecco le parole dell’attuale CT, rilasciate nella zona mista prima della cerimonia ufficiale, all presenza di Sindaco e stampa:

“Non ho ancora preso casa a Napoli per il momento, però è una cosa che può succedere anche perché da questo momento sono un officially scugnizzo. La cittadinanza ha un significato enorme che veramente mi riempie di soddisfazione, di gioia, di felicità. Perché poi oltre quello che sono i risultati viene determinato quello che è il legame tra me e i napoletani, che è una cosa magnifica. Ringrazio i calciatori del Napoli per quello che m hanno messo a disposizione. Se io sono qui e vengo premiato con questa cittadinanza il merito è loro per quello che hanno fatto. Ho lavorato con una squadra fortissima e sono convinto che altrettante potenzialità per fare bene. Io ho avut calciatori che hanno fatto vedere di poter lavorare per essere al livello dei numeri uno a livello mondiale. Il mio maggior lavoro fatto lo scorso anno era far capire dove eravamo e per chi dovevamo vincere il campionato. Su questo ragionamento abbiamo costruito il nostro scudetto. Il Napoli di adesso è una squadra fortissima. A volte capita di avere delle difficoltà.
Napoli è un altro luogo dove mi sento a casa mia. Non so se ho la forza dei napoletani ma so che mi impegnerò per questa causa. Io ero già un po’ napoletano per come recepivo i messaggi.

Sulla nazionale dico che non possiamo ridimensionare la storia che i nostri calciatori hanno fatto. Si va lì per fare i protagonisti perché siamo detentori del trofeo. C’è già un bel po’ di Napoli nella Nazionale ma vedremo se si potrà inserire qualcos’altro anche da squadre altrettanto forti. Ho calciatori importanti della mia Nazionale nel Napoli e verrò a vederli a Castelvolturno.

Perché me ne sono andato? Volevo preservare questa bellezza che ho nel cuore e non rimetterla in discussione. È una gioia che non si può sentire se non si prova direttamente come l’ho provata io. Quello che è successo nella passata stagione è stato determinato dal lavoro di tutti. Ognuno poteva indicare soluzioni e cose giuste e noi eventualmente lo seguivamo.

Come finisce Juve-Napoli? Io vedo tutte le partite con lo staff perché dobbiamo prendere pezzi e lavorarci per la Nazionale. Sarà una bella partita”.

Napoli, Spalletti cittadino onorario. La nota della giunta comunale: “Per il merito sportivo e la forza data all’immagine della città”

Quest’oggi, 7 dicembre, si è tenuta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria partenopea a Luciano Spalletti, tecnico del terzo scudetto del Napoli e attuale CT della Nazionale. Di seguito, inoltre, la nota del Comune di Napoli rilasciata lo scorso 30 novembre in merito alla scelta di conferire la cittadinanza onoraria all’ex tecnico dei Partenopei:

La Giunta Comunale, su proposta del Sindaco Gaetano Manfredi, ha approvato oggi la delibera con la quale conferisce la cittadinanza onoraria di Napoli a Luciano Spalletti, l’allenatore di Certaldo (FI) che ha guidato la SSC Napoli alla conquista dello scudetto nello scorso campionato di calcio.
Il conferimento della cittadinanza onoraria a Luciano Spalletti avverrà giovedì 7 dicembre, alle ore 10:30, nel corso di una cerimonia che si terrà nella Sala dei Baroni di Castel Nuovo.
La decisione dell’Amministrazione Manfredi accoglie le richieste pervenute da parte dei consiglieri comunali ed è motivata non solo dai meriti sportivi, ma anche per il contributo reso dal tecnico al rafforzamento dell’immagine, del prestigio e dell’identità partenopea.
Nella delibera si sottolinea il “legame viscerale con la città” e, in particolare, l’espressione “università di vita” con la quale Spalletti ha definito Napoli, riconoscendone in tal modo il massimo livello formativo nell’ambito di un percorso di affiliazione spontanea e di assorbimento dei valori culturali e sociali.

Fonte foto: SSC Napoli