Allo Stadio Olimpico Lluís Companys si sfidano Barcellona e Napoli, gara valevole per il ritorno degli Ottavi di Finale di Champions League. E’ tutto pronto per una sfida dal valore inestimabile per il presente ed il futuro del Napoli. Infatti per gli azzurri c’è in ballo non soltanto l’opportunità di essere tra le migliori otto d’Europa per il secondo anno consecutivo, ma anche la possibilità di compiere un passo importante verso la conquista di un posto al ricchissimo Mondiale per Club in programma nel giugno del 2025. Si parte dal risultato di 1-1 della gara d’andata, dunque questa sera trattasi di vera e propria partita secca. Alla vigilia Francesco Calzona ha suonato la carica dichiarando di voler vedere una squadra sfrontata e consapevole, che mostri la capacità di affrontare una grande come il Barcellona senza paura. Dunque il tecnico, nonostante, per sua stessa ammissione, ci sia ancora tanto da progredire per raggiungere il livello che lui desidera, ha fatto capire di credere nell’impresa sulla base dei miglioramenti sotto l’aspetto della proposta di gioco palesati in queste ultime settimane. Sulla stessa lunghezza d’onda Matteo Politano, il quale ha manifestato l’intento del collettivo di provare a tenere il baricentro alto, difendere in avanti e dare profondità alla manovra.
PRIMO TEMPO
Calzona schiera il classico 4-3-3. Tra i pali c’è Meret. In difesa linea a quattro con capitan Giovanni Di Lorenzo ad occupare la corsia di destra, la coppia Rrahmani-Juan Jesus al centro e Mario Rui ad agire sulla fascia sinistra. Il terzino portoghese ha dunque la meglio nel ballottaggio con Mathias Olivera. Il trio di centrocampo vedrà Anguissa e Traorè nella posizione di mezz’ali con Lobotka in cabina di regia. Mentre in attacco schierato il consueto tridente con Politano e Kvaratskhelia ai lati di Osimhen.
Sin dai primi minuti il Napoli mostra una certa instabilità in fase di non possesso. Al quarto d’ora Cancelo trova l’imbucata per Raphinha e il brasiliano con un cross basso serve Fermin Lopez, che, indisturbato per via di una retorguardia partenopea praticamente immobile, porta in vantaggio il Barcellona. I blaugrana approfittano del totale blackout azzurro e dopo appena due minuti trovano anche il raddoppio: in ripartenza Raphinha riceve palla sulla sinistra, calcia a giro e colpisce in pieno il palo, poi sulla respinta arriva Cancelo, il quale spedisce in rete. Al 30′ il Napoli rientra in partita, qui Di Lorenzo verticalizza per Politano e quest’ultimo serve a rimorchio Rrahmani, che con un sinistro di prima intenzione mette la palla all’angolino. Il gol rinvigorisce gli uomini di Calzona, che cominciano col farsi vivi con continuità nei pressi dell’area di rigore catalana. Quattro minuti dopo la rete del 2-1, c’è una ghiotta palla gol per il pari: Mario Rui crossa sul secondo palo per Di Lorenzo, il quale anticipa Cubarsì e sul suo colpo di testa Ter Stegen compie una gran parata respingendo in calcio d’angolo.
SECONDO TEMPO
Dopo due minuti dall’inizio della ripresa, Kvaratskhelia riceve palla al limite dell’area e fa partire una conclusione a giro che esce a lato di un soffio. Al 49′ Osimhen viene atterrato all’interno dell’area di rigore da un pestone di Cubarsì, è rigore netto, ma clamorosamente il VAR non interviene. Dopo un buon quarto d’ora iniziale, il Napoli ha un nuovo calo e disputa una fase centrale di secondo tempo non soddisfacente. Lasciano alcune perplessità i cambi adoperati da Calzona, che decide di sostituire Mario Rui e Politano, che probabilmente sono stati i migliori in campo tra le fila degli azzurri sino a quel momento. Al minuto 80 Lindstrom si divora la palla del 2-2: su un cross di Olivera il danese, totalmente indisturbato, va al colpo di testa e clamorosamente non inquadra la porta. Tre minuti più tardi il Barcellona trova il 3-1, con Sergi Roberto che dopo aver scambiato con Gundogan si trova a tu per tu con Meret e serve Lewandowski, il quale appoggia in rete a porta sguarnita. In seguito il Napoli va in due occasioni ad un passo dal riaccorciare le distanze, prima con una traversa colpita da Olivera e poi con un tiro di Kvaratskhelia terminato sul fondo dopo aver sfiorato il palo.
Il Napoli esce dunque sconfitto dallo Stadio Olimpico Lluís Companys e saluta la Champions League tra tanti rimpianti.
TABELLINO
Barcellona (4-3-3) Ter Stegen – Koundé, Araujo, Cubarsì, Cancelo – Fermin Lopez (60′ Sergi Roberto), Christensen (61′ Romeu), Gundogan – Lamine Yamal, Raphinha (81′ Joao Felix), Lewandowski. A disposizione: Pena, Aranguen, Martinez, Ferreira, Torras, Unai, Guiu, Fort. All. Xavi.
Napoli (4-3-3): Meret – Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (64′ Olivera) – Anguissa, Lobotka, Traoré (78′ Raspadori) – Politano (64′ Lindstrom), Kvaratskhelia (92′ Ngonge), Osimhen. A disposizione: Contini, Gollini, Natan, Simeone, Cajuste, Mazzocchi, Ostigard. All. Calzona.
Arbitro: Makkelie
Marcatori: 15′ Fermin (B), 17′ Cancelo (B), 30′ Rrahmani (N), 83′ Lewandowski (B)
Ammoniti Yamal (B), Juan Jesus (N), Christensen (B), Traorè (N), Olivera (N)