“Gigi (Buffon) ci ha parlato di cosa successe qui nel 2006, l’emozione è tanta – le parole del capitano della Nazionale -. Domani sarà una grandissima sfida, in un torneo importante, quindi bisogna essere pronti, positivi, andare con la testa giusta e dare il 110 per cento. Ma saremo pronti”. Donnarumma torna, come aveva fatto Spalletti, sulle prime tre partite: “Dobbiamo limare sicuramente alcune cose che magari potevamo fare meglio nel girone, ma ora c’è più consapevolezza. Avevamo un girone molto difficile e ci davano tutti per spacciati: noi ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo superato l’ostacolo, quindi questo ti dà una motivazione in più. Quando arrivi agli ottavi poi vuoi arrivare fino alla fine: l’adrenalina e l’emozione saranno sicuramente forti, ma dobbiamo avere testa. Sappiamo che dietro di noi ci sono 60 milioni di italiani che ci danno ancora più carica e quello sarà molto importante per domani”.
L’avversario nasconde diverse insidie e ha tante qualità, a cominciare proprio dal portiere, Yann Sommer. “Spero che domani faccia molto meno rispetto a quello che ha fatto in Serie A con l’Inter”. Sommer è anche un pararigori, proprio come Donnarumma. E dopo la fase a gironi, dagli ottavi si può finire agli 11 metri, con l’Italia che a Wembley vinse la semifinale e la finale dal dischetto, e Donnarumma che ha già ipnotizzato Modric. “Ai miei compagni ho fatto far gol su rigore per dare loro autostima (scherza, ndr). Ci siamo allenati tutti perché magari qualcuno esce ed entrano altri. Anche io ho preparato varie situazioni con il preparatore. Rispetto a tre anni fa mi sento più responsabile, un uomo diverso e sono cresciuto molto giocando all’estero. Nel gruppo sono uno dei più grandi e indosso la fascia da capitano, un’emozione che non si può spiegare. Sono contento perché da quando ero bambino sognavo di giocare queste competizioni”.
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