Cagliari-Napoli 0-4, il giorno dopo: gli azzurri sfatano il tabù delle tre vittorie di fila. L’asse Kvara-Big Rom già funziona. Di Lorenzo e Anguissa sugli scudi

Il Napoli si impone con il risultato di 4-0 in casa del Cagliari ed è momentaneamente in testa alla classifica. Per sapere se gli azzurri saranno primi oppure secondi al termine di questa quarta giornata di campionato, bisognerà attendere il risultato della sfida tra Parma e Udinese, che vedrà i friulani giocarsi la possibilità di ottenere la vetta in solitaria. Con il poker calato in terra sarda, il Napoli conquista la sua terza vittoria consecutiva, sfatando un tabù, perché i partenopei non racimolavano più di due successi di fila dalla stagione del terzo scudetto, precisamente dal febbraio 2023, quando la striscia arrivò a quota otto.

Per quanto i tre punti siano nel complesso meritati, il parziale di 4-0 non rispecchia l’andamento della partita disputatasi alla Unipol Domus. I venticinque minuti iniziali sono decisamente positivi da parte del Napoli, che si mostra compatto, aggressivo, con le giuste distanze tra i reparti e si rende costantemente pericoloso nei pressi dell’area di rigore avversaria tramite triangolazioni efficaci. Ma come dichiarato da Antonio Conte nel post gara, l’interruzione causata dalle schermaglie tra le due tifoserie ha un po’ spezzato il ritmo agli azzurri, che tra la seconda metà del primo tempo e la fase iniziale della ripresa, soffrono e corrono diversi rischi. In questa fase è provvidenziale Alex Meret, che sale in cattedra con una splendida parata a mano aperta sul colpo di testa di Luperto e con un altro grande intervento sulla conclusione da fuori area di Marin, che il portiere devia sulla traversa.

A tratti la squadra palesa poco equilibrio e continuano ad emergere alcune voragini in mezzo al campo, sulla base di ciò, in vista della gara di Torino contro la Juventus, sarebbe probabilmente opportuno valutare l’ipotesi di rinfoltire il centrocampo tramite una mediana a tre. A rimettere il match contro gli uomini di Davide Nicola sui binari giusti è l’asse Lukaku-Kvaratskhelia, che sembra già funzionare alla grande. Il georgiano va a segno tramite un tiro d’esterno di pregevole fattura dopo che il belga, autore del suo secondo assist, lo ha lanciato verso la porta attraverso un filtrante perfetto. Si chiudono definitivamente i giochi quando il numero 77 ricambia il favore e serve la palla del tris a Big Rom, che deposita in rete con freddezza. Il finale è di accademia e vede McTominay e Gilmour bagnare il proprio esordio in maglia azzurra. Nei minuti di recupero Alessandro Buongiorno, a coronamento di una prova impeccabile, firma il primo gol della sua esperienza all’ombra del Vesuvio, lo fa con la specialità della casa, ovvero il colpo di testa.

Tra i migliori in campo vi è anche Frank Zambo Anguissa, parso in forma smagliante e resosi protagonista di una prestazione di gran livello. Il camerunese ha dominato il centrocampo e fatto prevalere la sua fisicità in mezzo al campo come non avveniva da tempo, vincendo un ampio numero di contrasti e dando il via a numerose azioni pericolose. Il gol del vantaggio nasce proprio da un suo recupero palla sulla trequarti. Ancora sugli scudi anche Giovanni Di Lorenzo, il quale, nonostante stia agendo nei tre di difesa, si sovrappone con frequenza per supportare la manovra offensiva. Da parte del capitano, oltre al gol e all’ottima prova complessiva, spicca anche una chiusura decisiva su Piccoli sullo 0-1.

Al di là del risultato rotondo, Cagliari-Napoli è stata per gli uomini di Conte una partita che ha presentato non poche insidie, ma in cui la squadra, seppur con un pizzico di fortuna, è riuscita a tenere botta nella sofferenza. Antonio Conte si è detto soddisfatto di aver visto i suoi ben disposti a “sporcarsi le mani” come lui aveva chiesto. A suo avviso il salto di qualità va fatto proprio in tal senso. Dopo il tonfo di Verona alla prima giornata di campionato, il tecnico salentino sottolineava quanto questo gruppo desse la sensazione di mancare di forza di reazione e di tendere a sciogliersi come neve al sole dinanzi alle prime difficoltà, ma stando anche alla prestazione fornita contro il Bologna e alla vittoria in rimonta con il Parma, i passi in avanti da questo punto di vista sono evidenti. Dunque, per quanto ci sia ancora tanto da lavorare e da trovare una quadra definitiva sotto l’aspetto tecnico-tattico, una certezza c’è ed è che Antonio Conte ha ridato un’anima a questa squadra, ci è riuscito ristabilendo quei valori che sono alla base di tutto, ossia mentalità, cultura del lavoro, spirito di sacrificio, cura del minimo particolare e spirito di gruppo.

Foto: SSC Napoli