Napoli, in casa dell’avversario. Come arriva il Como alla sfida del Maradona

Nell’epoca dei tre punti basta davvero poco per cambiare il corso di una stagione. Le ultime due vittorie galvanizzano l’ambiente, lo caricano di entusiasmo e certificano la significativa crescita della squadra. Prima della seconda sosta per le nazionali il calendario propone l’incrocio, ai limiti del proibitivo, in casa della prima della classe ma proprio la difficoltà dell’ostacolo e la serenità di poter giocare senza alcuna pressione legata al risultato possono costituire stimoli preziosi per una prestazione attraverso cui provare a mettere in difficoltà i più quotati rivali. Nell’incontro valevole per il settimo turno del campionato di serie A il Como scende in campo al Maradona per affrontare il Napoli. La facoltosa proprietà indonesiana dei fratelli Hartono, gruppo che a livello finanziario può competere con i top club del panorama nazionale, ha puntato su Cesc Fabregas per sviluppare un progetto in grado di risultare vincente nel tempo. Il catalano, eccelso fuoriclasse ammirato con le maglie di Chelsea, Barcellona ed Arsenal, vuole confermare di avere tutte le carte in regola per ripetere anche in panchina lo straordinario percorso della sua carriera da calciatore. I lariani si schierano, abitualmente, con un 4-2-3-1 di matrice offensiva nel quale il duo Sergi Roberto-Perrone contrasta, recupera palla ed imposta la costruzione della manovra per innescare il trio di rifinitori Strefezza- Nico Paz- Fadera, gambiano prelevato in estate dal Genk. Nel ruolo di punta centrale avanzata si muove uno scatenato capitan Cutrone che ha iniziato il torneo alla grande realizzando quattro reti grazie a cui rientra nel gruppetto in testa alla classifica marcatori. In quello che rappresenta il tentativo di creare il giusto mix tra giocatori giovani ed esperti spicca il nome di Andrea Belotti, attaccante che ha scelto di ripartire dalla Lombardia per trovare maggiore continuità di impiego e cercare di tornare ad alti livelli. Nelle ultime tre uscite Fabregas sembra aver trovato la quadratura del cerchio riproponendo la stessa formazione di partenza ma quando ne ha avvertito l’esigenza il tecnico spagnolo, anche a partita in corso, non ha esitato a cambiare sia lo schema, passando dal 4-4-2 all’assetto attuale, e gli uomini, l’innesto tra i pali di Audero al posto di Reina ha regalato sicurezza alla squadra.

Credit: Como 1907(pagina Facebook)