A due giorni dalla sfida del Maradona tra Napoli-Atalanta, valida per l’undicesima giornata di Serie A ma anche per il vertice della classifica, il tecnico degli azzurri Antonio Conte ha fatto il punto sull’avvicinamento alla sfida, alla luce della vittoria di San Siro contro il Milan. Il mister leccese non ha risparmiato i complimenti al suo collega, nonché ex allenatore Gian Piero Gasperini, alla guida dell’Atalanta dal 2016. Ecco le sue parole:
Sull’insidia Atalanta
“C’è un’insidia perché è una squadra forte, che ha vinto l’Europa League battendo il Bayer Leverkusen che non so quante partite aveva di imbattibilità. È in Champions da anni, è una squadra che oggi va annoverata tra quelle forti, senza dubbio. Merito al club, a Gasperini che in tutti questi anni ha fatto un lavoro straordinario ed ho grande stima di Gian Piero che è stato anche mio allenatore ai tempi della Juventus. Lo stimo molto, tramite il duro lavoro ha ottenuto risultati, non vinci l’Europa League se non sei forte. A livello mentale, entrambe le squadre possono sottovalutarla, specie loro che potrebbero pensare alle coppe. Come vi ripeto sempre, chi non gioca coppe come noi è avvantaggio forse perché si allena anche se siamo alla terza in una settimana, ma poi è lontano dalla struttura della rosa delle squadre di Champions”.
Sul periodo di Gilmour e il ritorno di Lobotka
“Lobotka sarà pronto per la prossima. Su Gilmour non avevo dubbi e ve l’ho sempre detto. Lui era un mio cruccio, meritava di giocare, poi guardavi Lobo in partita e faceva prestazioni eccezionali. Il valore di Billy lo conoscevo, sta facendo molto bene e siamo contenti di averlo perché è giovane e potrà stare tanti anni nel Napoli”.
Il Napoli è una squadra a immagine e somiglianza del suo allenatore?
“La disponibilità è alla base di tutto, sia tatticamente che fisicamente e mentalmente, non è scontato e questo ha accelerato il percorso, ma ribadisco, mi auguro però di essere smentito, ma in una situazione di costruzione hai bisogno di un determinato percorso e devi crescere per arrivare a certi livelli. Si può dire ciò che si vuole, ma la mia esperienza dice che questo percorso dobbiamo farlo e non pensiamo a salti multipli. Dobbiamo tapparci le orecchie e lavorare. È un momento positivo ma possono arrivare momenti meno positivi e questo non ci deve discostare dal percorso”.
Napoli-Atalanta è una sfida scudetto?
“Non lo so se ma sicuramente anche l’anno prossimo cercheranno di entrare in Europa, loro ci sono già dalla porta principale, il nostro obiettivo è di rientrare in Europa. Loro sono una realtà consolidata, da anni sono presenti nella competizione più importante. La squadra è cresciuta anno dopo anno e l’Europa League ti dà consapevolezza. Hanno costruito un percorso e continuano a farlo, potenziandosi. Per noi possono essere un esempio, hanno messo mattoni ogni anno, costruendo anche dopo cessioni importanti, come sono andati via a noi perché non dimentichiamo che abbiamo perso dei giocatori, non so se li perderemo ancora, ma sono stati sostituiti in maniera adeguata e loro con il lavoro sono competitivi. Grande merito a Gian Piero, ora sono conosciuti come una squadra forte, l’ho vista con l’Arsenal e sono forti”.
Sui meriti della squadra e sul modo di attaccare e difendere
“Tutti partecipiamo nelle due fasi, vedi anche il gol al Milan con una pressione alta, recuperiamo con McTominay, poi palla al difensore centrale, in verticale ad un centrocampista ed in verticale all’attaccante, tocchiamo tutti e 3 i settori. Anche in fase difensiva la facciamo tutti insieme, non solo i 4 difensori ed il portiere. La squadra ha ritrovato quella voglia e quello spirito, ha ritrovato l’importanza di essere uniti, così come nella fase offensiva. Mi preme sottolinearlo, non si danno meriti a giocatori o reparti, ma alla squadra in generale, siamo tutti coinvolti nelle due fasi. Siamo contenti, sarà un test probante anche a livello difensivo perché l’Atalanta ha il miglior attacco e cercheremo di essere preparati ed organizzati anche se non è semplice contro di loro, il primo pensiero sarà di fare gol e poi di non subirlo, solo così puoi pensare ai tre punti. Politano è stato il primo a scegliere di abbassarsi per aiutare nella fase difensiva e lo sta facendo in maniera perfetta, ma l’ha fatto anche Ngonge in maniera perfetta col Lecce, poi in attacco abbiamo bisogno di giocatori tecnici, ma in non possesso contro squadre che attaccano i 5 canali. C’è un’evoluzione, si attacca in un modo e si difende in un’altra, io non chiedo a Matteo di abbassarsi se il terzino resta, perciò parlavo prima di fase difensiva, non la fanno in 4 ma tutti“. Ngonge ha caratteristiche simili, altrimenti poi devi abbassare un centrocampista”.
L’asticella si alza ma anche i decibel del tifo
“L’entusiasmo deve essere benzina, è positivo, sarò l’ultima persona a spegnere l’entusiasmo, dobbiamo cavalcare l’entusiasmo, alimentarlo venendo qui ogni giorno e lavorando con un solo pensiero in testa per renderli orgogliosi al di là del risultato. I cori per noi che abbiamo ricevuto a Milano ci devono riempire il cuore e dare forza nella difficoltà e nella fatica. È giusto sognare la cosa più bella per loro ma siamo ancora ad inizio percorso”.
Come si fronteggia l’avversaria Atalanta?
“Noi stiamo preparando la gara, con loro devi essere molto preparato. La partita non va solo giocata, va preparata, va fatto vedere cosa accadrà. Dire siamo questi, abbiamo i nostri concetti va bene, ma devono sapere cosa accadrà e se ti prepari prima trovi o dai già delle situazioni. Quello qualitativo scombina alcune situazioni, ma la preparazione in gare fisiche come queste e danno grande pressione in ogni zona sono partite che le devi preparare in maniera accurata e rompere tanto le scatole”.
Fonte foto: SSC Napoli
