Come ha sottolineato in conferenza Antonio Conte, il doppio confronto con la Lazio ha portato zero punto e un’eliminazione, lasciando amaro nella bocca di una piazza che, forse, si è aspettata da questo Napoli più di quanto adesso possa fare. Mantenere il primato in campionato fino ad una giornata fa, con Atalanta e Inter col fiato sul collo – e in più le sorprese Fiorentina e Lazio – non è certo cosa da poco. Gli azzurri continuano ad avere una delle migliori difesa in campionato, al di là del discorso filosofico del bel calcio. Un discorso che non solo è soggettivo, ma può lasciare il tempo che trova, a seconda dei conti che si faranno a fine annata.
E a tal proposito, la notizia più importante che ha dato Conte in conferenza riguarda proprio il fatto che allenatore e staff non si sono certo fermati. E continuano a cercare la quadra giusta, la misura più adatta del vestito tattico da far indossare alla squadra. Sì, perché se è vero che Conte si affida sempre agli stessi uomini – e magari è soltanto la questione di mandare in campo i migliori undici per vincere -, è anche possibile che domani si presenti a Udine con qualche novità tattica. Soltanto un presentimento, nulla che abbia confermato in conferenza. La consapevolezza, però, che il Napoli debba trovare nuove vie per concretizzare e per mettere in luce la qualità dei propri singoli (perché c’è) è evidente e sotto gli occhi di tutti.
Come ci arriva l’Udinese. Runjaic è reduce dalla vittoria di Monza, con la quale i friulani hanno ritrovato il sorriso dei tre punti che mancava da più di un mese – l’ultima vittoria in precedenza è stata il 25 di ottobre, nel duello salvezza casalingo contro il Cagliari, vinto per due reti a zero. Non fu male l’avvio dell’allenatore croato, per il quale Conte ha sottolineato ci voglia grande rispetto senza sottovalutare la partita. Il neotecnico, che stupì tutti per la partenza sprint, s’è poi imbattuto sempre più nelle difficoltà che il campionato italiano riserva a tutti gli allenatori che stiano soltanto adesso mettendoci le mani in pasta. Tuttavia, Runjaic conserva otto punti di vantaggio sulla zona retrocessione, e può comunque dirsi soddisfatto di un nono posto, che esprime al meglio l’impegno e la filosofia di calcio che nel complesso sta provando a far apprezzare qui in Italia.
Secondo le ultime indiscrezioni raccolte, l’allenatore croato potrebbe partire con un 4-3-1-2. Con in porta indisponibile Okoye, dal 1′ spazio a Sava. Confermata, invece, dovrebbe essere la linea difensiva a quattro, con al centro Bijol e Giannetti; Ehizibue e Zemura potrebbero poi completare il quartetto difensivo. A centrocampo, indisponibile Zarraga per un problema muscolare, a far da metronomo potrebbe esserci Karlstrom, con ai lati Lovric e Ekkelenkamp. Thavuin, non ancora al 100% della forma come ha sottolineato l’allenatore croato, dovrebbe guardare le spalle a Lucca – autore di 5 reti stagionali in 15 partite, con 11 cominciate dal primo minuto – e Bravo. La buona notizia, per i friulani, è il ritorno in panchina di Alexis Sanchez, da vedere poi se pronto a subentrare a gara in corso e per quanti minuti.
Come ci arriva il Napoli. L’infortunio di Kvara nel corso della sfida con la Lazio in campionato – una lesione di basso grado del legamento collaterale mediale, che lo terrà distante dai campi si ipotizza persino fino alla gara contro il Venezia – darà una chance in più a David Neres, da capire come collocato sul terreno di gioco. In porta, nessuna sorpresa, ci sarà Alex Meret, il cui rinnovo con la società azzurra potrebbe essere il regalo di Natale per Antonio Conte. Difficile immaginare – complice anche le prestazioni di Juan Jesus e Rafa Marìn, dopo le quali il Napoli si sta già attivando sul mercato – una coppia di centrali di difesa che non sia formata da Rrahmani e Buongiorno. Con Di Lorenzo a destra, ritornerà a sinistra Olivera, con gli interrogativi sul rendimento di Spinazzola che si sono ormai incrementati. A centrocampo spazio a Lobotka e Anguissa, con McTominay leggermente più avanzato. Mentre il tridente, a parte la scelta obbligata di Neres, sarà ancora composto da Lukaku e Politano.
Queste le ultime, salvo sorprese tattiche da non sottovalutare. In conferenza pre-gara Conte è stato chiaro, e ha annunciato che il Napoli continua a provare moduli diversi che possano dare più freschezza lì in avanti e creare maggiore concretezza e pericolosità. Occhi puntati, dunque, su come gli azzurri scenderanno in campo, provando ad archiviare già dalla trasferta di Udine la sconfitta rimediata in campionato con i biancocelesti – e che è valsa il sorpasso della Dea in vetta alla classifica. Se il Napoli, dunque, non smette di sperimentare, al tempo stesso fa di nuovo affidamento sui dodici-tredici calciatori capaci di spostare realmente gli equilibrio anche a gara in corso. Col mercato ormai alle porte, non è da escludere che ci siano addii notevoli – Spinazzola in primis su tutti – e arrivi altrettanto decisivi, per provare nella seconda parte di stagione ad essere nuovamente protagonisti.
Probabili formazioni
Udinese (4-3-1-2): Sava; Zemura, Giannetti, Bijol, Ehizibue; Karlstrom, Lovric, Ekkelenkamp; Thauvin; Lucca, Bravo; all. Runjaic
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Lobotka, Anguissa, McTominay; Neres, Lukaku, Politano; all. Conte
