Ci sono partite che possono valere una stagione, a prescindere dall’arco temporale che separa dalla conclusione della stessa. Lo scontro al vertice tra Atalanta e Napoli è certamente una di queste. In seguito all’ottenimento della quinta vittoria consecutiva, nonché settima nelle ultime otto partite di campionato e quindicesima complessiva in venti giornate, ad attendere gli azzurri vi è una serie di gare destinata ad orientare in maniera definitiva le proprie ambizioni all’interno di questa Serie A 2024/2025. Dopo Atalanta-Napoli, per l’appunto, gli uomini di Conte affronteranno la Juventus al Maradona il prossimo 25 gennaio e poi la Roma allo stadio Olimpico il 2 febbraio. I risultati dei recuperi disputatisi in settimana hanno sorriso al Napoli, infatti l’1-1 maturato tra Atalanta e Juventus permette ai partenopei di presentarsi all’imminente scontro diretto del Gewiss Stadium con quattro punti di vantaggio sui bergamaschi, mentre il pari di San Siro tra Inter e Bologna ha reso effettivo il primato in classifica, che sarebbe in coabitazione con gli uomini di Inzaghi nel caso in cui questi vincessero la partita da recuperare in casa della Fiorentina.
Il successo di domenica scorsa contro il Verona, ha rappresentato un’ulteriore prova di forza molto significativa sotto l’aspetto caratteriale, tecnico-tattico e fisico. La sfida alla compagine scaligera è stata preceduta da giorni in cui il profilarsi dell’addio di Khvicha Kvaratskhelia aveva avuto un forte impatto sull’intero ambiente, ma la squadra si è confermata granitica, palesando ancora una volta mentalità, autorevolezza e consapevolezza della propria forza. L’approccio alla gara è stato letteralmente straripante, con il Napoli che ha spinto forte sull’acceleratore sin dal primo minuto ed esercitato sugli avversari una pressione costante ed incessante. Il tutto impreziosito dal dodicesimo clean sheet. La costante progressione degli azzurri costituisce l’emblema del capolavoro assoluto compiuto dal top player, ossia Antonio Conte, il quale, partita dopo partita, sta riuscendo a plasmare la squadra sempre più a sua immagine e somiglianza, tirando fuori il meglio da tutti gli interpreti.
Prova lampante delle certezze che aumentano è l’atteggiamento tattico delle ultime partite. Se ad inizio stagione il Napoli tendeva spesso ad abbassare il proprio baricentro una volta trovato il vantaggio, nell’ultimo periodo attua un calcio stabilmente propositivo. La qualità della fase di possesso si è notevolmente innalzata, con pregevoli trame di gioco e numerose soluzioni offensive, ma a spiccare è anche una riaggressione immediata di ottima efficacia. Tuttavia il Napoli più “operaio” di inizio corso non è assolutamente da disdegnare, perché è stato il frutto della necessità di procedere per gradi. Conte ha individuato nella costruzione di una solidità difensiva il primo step da compiere ed a giusta ragione, considerato che, se così non fosse stato, i partenopei difficilmente si troverebbero a ben quarantasette punti dopo la prima giornata del girone di ritorno.
Servirà un Napoli sulla stessa lunghezza d’onda delle precedenti uscite per affrontare al meglio la trasferta di Bergamo. Di fronte ci sarà un’Atalanta reduce da tre pareggi consecutivi, contro Lazio, Udinese e Juventus, preceduti però da un filotto di ben undici vittorie di fila. Gasperini si schiererà con il consueto 3-4-1-2. In porta ci sarà Carnesecchi. In difesa indisponibili Kossonou per infortunio e Kolasinac per squalifica. In retroguardia ci sarà dunque Scalvini, che andrà a comporre il trio insieme ad Hien e Djimsiti. La linea a quattro di centrocampo vedrà Bellanova e Ruggeri sulle corsie esterne con Ederson e De Roon in mediana. In avanti risulta aperto il ballottaggio tra Pasalic e Retegui. Nel caso in cui la scelta ricadesse su Pasalic, Gasperini si schiererebbe come nella partita d’andata, con il croato alle spalle di De Kateleare e Lookman. Mentre l’altra ipotesi riguarda la presenza di Kateleare nella posizione di sottopunta con Lookman e Retegui a formare il duo d’attacco.
Per quanto riguarda l’undici titolare con cui scenderà in campo il Napoli, le scelte di Antonio Conte sembrano pressochè certe. Tra i pali ci sarà Meret. La linea difensiva vedrà capitan Giovanni Di Lorenzo occupare corsia di destra, Rrahmani e Juan Jesus comporre la coppia centrale ed Olivera fare il suo ritorno sulla fascia sinistra; il terzino uruguiano è recuperato a pieno regime in seguito all’infortunio al polpaccio rimediato in Fiorentina-Napoli ed a causa del quale è stato tenuto precauzionalmente a riposo in occasione della partita contro il Verona. A centrocampo verrà ovviamente confermato il consueto terzetto con Anguissa e McTominay mezz’ali e Lobotka in cabina di regia. Resterà invariato anche lo schieramento offensivo, che vedrà Politano sull’out di destra, Lukaku nella posizione di centravanti e Neres da ala sinistra.
Probabili formazioni
Atalanta (3-4-1-2) Carnesecchi – Scalvini, Hien, Djimsiti – Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta – Pasalic – De Ketelaere, Lookman. All. Gasperini
Napoli (4-3-3) Meret – Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera – Anguissa, Lobotka, McTominay – Politano, Lukaku, Neres. All. Conte
