Iniziare a spron battuto il nuovo anno e chiudere nel migliore dei modi la prima parte di torneo per confermarsi a pieno titolo nel novero delle formazioni in lotta per conquistare un posto nella prossima Champions League. Nell’incontro valevole per la diciannovesima giornata del campionato di serie A la Fiorentina, quinta in classifica con 32 punti e una partita da recuperare, riceve al Franchi, fischio d’inizio previsto domani alle ore 18:00, il Napoli, primo a quota 41 insieme all’Atalanta. Il pareggio in extremis siglato da Sottil nel recupero della sfida contro la Juventus ha fermato a due la serie di sconfitte consecutive di una squadra che ha dovuto fare i conti con gli strascichi psicologici della vicenda Bove dopo una serie di otto vittorie consecutive che le avevano permesso di risalire prepotentemente la classifica dimenticando così le incertezze di un avvio a rilento. Raffaele Palladino, recentemente colpito dalla scomparsa della madre, ha confermato di essere uno dei tecnici di maggior talento della nuova generazione, condottiero che, con sapienza, ha saputo adattare le proprie idee calcistiche alle caratteristiche dei giocatori a sua disposizione trovando così la chiave per liberare il notevole potenziale del collettivo toscano. La finestra di mercato invernale appena iniziata conferma la tempestività nell’intervenire di una dirigenza sempre pronta a cogliere le opportunità in grado di rinforzare ulteriormente il roster in vista della seconda parte di stagione. Il ritorno in patria di Martinez Quarta, destinazione River Plate, ha aperto le porte al connazionale Nicolas Valentini, prelevato dal Boca Juniors, mentre nei prossimi giorni Folorunsho dovrebbe, molto probabilmente, sbarcare in riva all’Arno per andare a sostituire lo sfortunato centrocampista ex Roma. Dal punto di vista tattico i gigliati si schierano abitualmente con un 4-2-3-1 che esprime il meglio di sé quando riesce a lanciare il quartetto offensivo negli spazi che si aprono per andare ad attaccare la profondità. Kean, già autore di undici centri e terzo in classifica marcatori, è il terminale offensivo principale di un collettivo che quando è in possesso della sfera accompagna lo sviluppo dell’azione con la quasi totalità dei suoi effettivi e sa riempire molto bene l’area di rigore. La spiccata attitudine offensiva e la mancanza di lucidità nel tenere le corrette distanze tra i reparti crea però diversi grattacapi quando gli avversari riescono ad incunearsi tra le linee con l’inserimento dei centrocampisti che partono da dietro.
Credit: ACF Fiorentina.com
