Esclusiva CNP – Giuseppe Di Blasio del Real San Martino si racconta: “Non miro a diventare il capocannoniere del girone. Sul campionato…”

Pochi giorni dopo la vittoria in rimonta per 2-1 contro il Baiano, l’attaccante del Real San Martino, Giuseppe Di Blasio, andato tra l’altro a segno nella gara del Bellofatto, ha rilasciato ai nostri microfoni un’intervista esclusiva in cui ha parlato della stagione corrente e di alcuni membri della rosa del club biancorosso.

Nonostante voi siate una neopromossa, state lottando per la promozione diretta in Eccellenza. Infatti voi siete, momentaneamente, posizionati al 3º posto a cinque lunghezze dalla capolista Castelpoto. Pensi che la tua squadra, che come detto in precedenza sta facendo un campionato di livello, può raggiungere la prima posizione?

“Secondo il mio modesto parere no. Sono convinto che non abbiamo ancora la giusta maturità per vincere il campionato. Siamo un gruppo giovane ed intraprendente ma per vincere non bisogna mai fare errori. Però posso dire che noi faremo di tutto per rimanere nella parte alta della classifica.”

Se sommiamo i gol della scorsa stagione e della stagione corrente sei a quota 35 gol stagionali, un numero impressionante considerando il fatto che tre stagioni fa con la maglia del Montesarchio in Promozione eri riuscito a realizzare solo cinque reti. Cosa è cambiato? Chi o cosa ti ha aiutato a migliorare il tuo score in così poco tempo?

“Tre stagioni fa ho totalizzato solo cinque reti perché la situazione non era delle migliori. La squadra non girava bene, era gestita male e si faceva fatica a segnare. Quell’anno è vero feci 5 gol ma feci anche tanti assist che contribuirono alla salvezza del club. Dopo quell’annata travagliata, ho deciso di cambiare aria e di venire qui a San Martino. Qui mi sento a casa mia, mi trattano tutti, dai cittadini ai membri del club, che mi supportano e sopportano ogni giorno, davvero bene. I miei gol sono frutto solo e unicamente delle prestazioni del gruppo. I miei compagni sono tutti fondamentali. Qui poi abbiamo una regola che dice che non conta chi segna. Sull’annata attuale posso dire che sono stato più fortunato rispetto alle stagioni precedenti.”

Riassumi cosa significa per te il Real San Martino con una parola

“SENSAZIONALE. Sensazionale perché qui si vive di questo, di sensazioni. Non ho mai trovato una piazza così calorosa. Qui, anche quando si perde o si gioca male, si affidano lo stesso a te. Non ci è mai stata mossa una critica e non ci è mai stato puntato il dito contro.”

Questo fine settimana affronterete la Savignanese. I biancazzurri dopo una prima parte di stagione deludente si stanno riprendendo. Come vedi il match?

“È una gara ostica. La Savignanese è una squadra rispettabile di cui conosco anche qualche tesserato con cui mi sento e c’è, ovviamente, un rapporto di rispetto reciproco. Daremo il 1000% perché giocheremo contro di loro nella nostra “tana”, lo Stadio Comunale Melina Pignatelli. Al Pignatelli sarà dura per tutti.”

Guardando la classifica marcatori del girone C di Promozione, tu sei posizionato al secondo posto, a pari merito con Luigi D’Acierno dell’Alta Hirpinia e Raffaele Buonocore del Cimitile, a due reti dall’attuale capocannoniere, Michele Talia della Virtus San Gennarello. Pensi di riuscire a strappargli il primato?

“Ti dico la verità, non credo di farcela. Non è fra i miei obiettivi quello di essere il capocannoniere del girone. Io sono più un assist-man. Quest’anno sono a 12 assist fatti e a 9 rigori procurati. Se mi fosse interessato diventare il capocannoniere del raggruppamento avrei tirato quei calci di rigore e invece non l’ho fatto. Non lo faccio perché non mi piace.”

A 28 anni hai giocato in tante squadre e in diverse categorie. Chi è il compagno di reparto più forte che hai incontrato?

“Il compagno di reparto più forte che ho conosciuto è Luigi Agata. Purtroppo non giocavo mai perché c’era lui (ride ndr). Posso dire però che è stato uno dei calciatori da cui ho imparato di più. Ci sentiamo spesso e mi fa spesso i complimenti per i miei gol. Sono fiero di ciò ma gli dico e lo ringrazio sempre perché ho imparato tanto da lui.”

Hai detto prima che il Real San Martino è un gruppo giovane. C’è un leader nello spogliatoio?

“No non c’è alcun leader. Siamo tutti amici e ognuno, all’interno della rosa, mette un tassello per remare dalla stessa parte degli altri. Abbiamo calciatori esperti che hanno calcato campi di categorie importanti e proprio loro sono i primi ad essere umili e ad aiutarci nel momento del bisogno.”

Chi è l’allenatore più importante e abile che hai avuto finora?

“Andrea Lombardo. È un grande allenatore, purtroppo però non allena più da due anni per motivi lavorativi. Siamo stati insieme tanti anni a Montesarchio, ricordo con piacere che nella stagione 2018/2019 ci portò a giocare una finale playoff contro il Vico Equense. Purtroppo perdemmo 2-0 quella finale e non venimmo promossi in Eccellenza. Nonostante il risultato finale, non si può dire che non fece un vero e proprio miracolo sportivo visto che lo realizzò con una rosa che aveva un’età media intorno ai 21 anni.”

Qual è, per te, la vittoria più bella e significativa della stagione corrente?

“Sarei un ipocrita se non ti dicessi che la vittoria più bella è quella con l’Alta Hirpinia Sport. Li battemmo, alla seconda giornata di campionato, in inferiorità numerica per 2-0. È stata una vittoria importante perché loro, come ben sai, sono una corazzata.”

Qual è l’esperienza calcistica che ti ha formato di più come persona e soprattutto come calciatore?

“Beh, sicuramente l’esperienza con il Torrecuso in Serie D. Non giocavo quasi mai pensa che con loro ho fatto si e no una decina di presenze. Condividevo lo spogliatoio con gente che aveva giocato in Serie B e in Serie C. I loro consigli mi hanno aiutato ad essere la persona che sono oggi. Quando sei circondato da professionisti inizi a diventarlo anche tu.”

Qual è, secondo te, la squadra più ostica del girone?

“La squadra più ostica da affrontare è sicuramente la Virtus San Gennarello. È una squadra cattiva, ordinata, che sa palleggiare e che è cinica in attacco. Mi piacciono molto i loro attaccanti, Talia e Polizzi, si vede che si trovano molto bene insieme. Non si può però non menzionare anche l’Alta Hirpinia Sport. Loro possono tranquillamente giocarsi il campionato con il Castelpoto e poi non dimentichiamoci che hanno l’attaccante più forte di tutta la categoria, Luigi D’Acierno.”

Crediti foto: Mario Cappuccio