Esclusiva CNP – Il terzino del San Vitaliano, Alessio Cacace, dopo il match con il Somma Vesuviana: “Siamo riusciti a portarla a casa grazie alla nostra fame e alla nostra aggressività. Qui ho trovato un ambiente fantastico”

Al termine di Somma Vesuviana – San Vitaliano, match terminato 1-0 per la formazione di mister Mele e valevole per la ventunesima giornata del girone C di Promozione, uno dei protagonisti del match, il terzino del San Vitaliano, Alessio Cacace, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni.

È stata una gara molto combattuta dove ambo le parti, nonostante l’evidente paura della sconfitta, hanno lottato per vincere. Qual è il tuo parere sulla gara? 

“È stata una gara, come hai detto tu, tirata perche entrambe le formazioni cercavano questi punti preziosi per la classifica. Però, grazie alla nostra fame di vittoria e alla nostra aggressività, siamo riusciti a portarci questi tre punti a casa.”

È evidente che, dal tuo errore con il Montoro, stai facendo una crescita importante come testimonia anche il tuo coast to coast con il Montesarchio e l’ottima prova con il Somma. Chi ti ha dato questi nuovi stimoli e ti sta aiutando a riprenderti da quell’errore? 

“Sia l’errore che la società mi stanno aiutando a migliorare. I miei compagni mi stanno spronando ogni giorno dopo ogni allenamento perché sanno che hanno bisogno anche di me per concludere nel miglior modo possibile questo campionato.”

Settimana prossima c’è una gara molto importante, San Vitaliano – Virtus San Gennarello. Tu, che sei difensore, dovrai fronteggiare due attaccanti molto forti come Michele Talia, che è tra l’altro capocannoniere del raggruppamento, e Gianluca Polizzi. Pensi che riuscirai a tenere botta alla loro spinta offensiva?

“Conosco bene sia Talia che Polizzi perché ho avuto l’onore di allenarmi con loro. Penso che, insieme ai miei compagni di reparto, riusciremo a fare il possibile per contenerli e per portare a casa un risultato utile per il nostro obiettivo, la salvezza diretta.”

Tu hai iniziato la stagione tra le fila del Cimitile e hai avuto la possibilità di conoscere a 360 gradi tutti i vantaggi e le sfaccettature di un club d’alta classifica. Quali sono le differenze che hai riscontrato tra i granatieri e il San Vitaliano?

“Posso dire che per me, escludendo le  differenze tecniche di alcune individualità, ci sono pochissime differenze. Come hai detto tu, ho avuto l’onore di aver potuto indossare la maglia del Cimitile e posso dirti che, secondo il mio punto di vista, il club granatiero non è così diverso dal San Vitaliano come molti pensano. In entrambe le rose vi è una fame pazzesca, entrambe cercano di dare il massimo per vincere e per raggiungere il proprio obiettivo stagionale. Però se devo dire la verità a San Vitaliano ho trovato un’ambiente migliore: qui, tutti, a partire dai miei compagni fino ad arrivare ai dirigenti, mi spronano a dare il massimo ogni giorno. Quindi, per me, non ci sono differenze oggettive ma soggettive. Questo rapporto che ho con lo staff e con la squadra non l’ho mai avuto a Cimitile.”