Pochi giorni dopo la fondamentale vittoria per 2-1 dello Sporting Ponte sul Somma Vesuviana, uno dei protagonisti del match del Mellusi, Giuseppe Della Monica, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Campania Nel Pallone dove ha parlato del campionato del club sannita e del suo passato con l’Apice.
Lo Sporting Ponte è attualmente al settimo posto a tre lunghezze dalla zona playoff. Pensi che riuscirete a conquistarli?
“Secondo me ci siamo. In questo campionato tutte le squadre vogliono vincere e tutti i campi sono difficili da quello della prima all’ultima in classifica. Penso che sicuramente potevamo fare meglio in alcune gare, dove non meritavamo di perdere, ma avevamo solo approcciato male la gara. Io credo che la nostra rosa, quando è al completo, non ha nulla da invidiare a nessuno.”
Quest’anno stai facendo la differenza con la maglia dello Sporting Ponte. I tuoi 5 gol hanno dato alla compagine sannita punti pesanti che l’hanno portata al posizionamento attuale. Cosa c’è dietro a queste buone prestazioni?
“Penso che le prestazioni siano principalmente frutto del lavoro quotidiano. Nello spogliatoio ci siamo resi conto di aver buttato via qualche punto e abbiamo capito che dovevamo tornare quelli delle prime giornate di campionato.”
Una tappa importante della tua carriera è stata sicuramente Apice. Con loro, nella stagione 2022/2023, hai vinto il campionato di Promozione. Quali sono i ricordi più belli e meno belli con il club biancazzurro?
“Ad Apice ho vissuto tanti momenti bellissimi. Con loro ho scritto una pagina di storia, ho vinto un campionato facendo 25 vittorie, 5 pareggi e 0 sconfitte. Un risultato inimmaginabile. È stata, senza dubbio, la stagione più bella della mia carriera. In quell’annata ho conosciuto tanti amici che frequento tutt’ora. Il ricordo più brutto è stato sicuramente quando sono andato via, alla Sarnese. Quando ho firmato per loro sapevo ciò che lasciavo e mi è dispiaciuto molto.”
Hai giocato in squadre che hanno sempre avuto un seguito importante. È evidente che quindi sei abituato alla presenza di tanti tifosi sugli spalti. Se mai un giorno ti dovesse capitare di andare in una piazza con un piccolo seguito, pensi che troveresti difficoltà o pensi che miglioreresti ancora di più le tue prestazioni?
“Penso di essere uno dei pochi che gioca a calcio veramente per divertimento. Essere seguiti da tante persone è una cosa sicuramente stimolante e che a me personalmente piace molto e che mi ha sempre spinto a dare il 100%.”
Hai segnato tanti gol, ma qual è, secondo te, il più importante?
“Il gol più importante della mia carriera deve ancora venire. Ti posso però dire che il gol più emozionante lo feci in un Apice – Cimitile terminato 3-2. Fu un match bellissimo e seguito da tante persone sugli spalti.”