Esclusiva CNP – L’ex match analyst del FroCalcio Stefano Maisto: “Il problema del club era la rosa ridotta. Sul Lago Patria…”

L’annata calcistica è ormai terminata e le società si stanno già preparando per programmare la prossima stagione. In questo discorso però, non si escludono nemmeno i dirigenti e i calciatori svincolati i quali stanno già valutando le offerte che gli sono arrivate. A tal proposito l’ex match analyst di FroCalcio, club che nell’annata corrente ha militato nel girone A di Eccellenza, e Lago Patria, club che nella stagione corrente ha militato nel girone A di Terza Categoria, Stefano Maisto ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Campania Nel Pallone.

Sulla passione per questo lavoro e sul come è approdato al Lago Patria – “Mi sono appassionato a questo mestiere perché ho sempre avuto questa passione per il calcio, in particolare per il Napoli che è la mia squadra del cuore. Da sempre ho avuto uno spirito critico differente ai miei coetanei e quindi due anni fa ho deciso d’intraprendere questa professione. Ogni volta che andavo allo stadio studiavo i movimenti dei calciatori e quando tornavo a casa mi segnavo queste cose. Tra l’altro ho fatto anche dei video sul mio canale YouTube per spiegare i movimenti delle partite di Serie A. Poi la svolta c’è stata quando ho avuto la possibilità di collaborare con i ragazzi del Lago Patria. Inizialmente diventai il match analyst della loro seconda squadra, il Lago Patria Next Gen. Passarono alcuni giorni e il match analyst della Prima Squadra se ne andò per accettare più importanti. Li ringrazierò infinitamente per avermi dato la possibilità di vedere da vicino quello che avviene in una società calcistica. Purtroppo il rapporto lavorativo con loro è terminato, ma il mio rispetto non mancherà mai.”

Sulla FroCalcio – “Grazie a un mio carissimo amico Sanni, conosciuto tra l’altro mentre lavoravo per il Lago Patria, riuscii ad avere l’opportunità di lavorare per un club del girone A di Eccellenza, la FroCalcio. Lì ovviamente ho trovato un ambiente più professionale, infatti sono passato dal lavorare con carta e penna a lavorare con il computer. Il mister mi chiedeva cose specifiche e io mi dovevo recuperare le partite su Facebook. Questa cosa tagliava gran parte del lavoro. Purtroppo, il problema della FroCalcio che poi ha portato alla retrocessione era che non avevano una panchina lunga e capitava molto spesso che la squadra crollava fisicamente nella seconda frazione di gioco.”

Sulla finale di Coppa persa dal Lago Patria – “Sono andato via da lì al termine della regular season. Nell’ultima gara, io non ero presente ma seppi che il club dopo la vittoria con lo Sporting Pianura non andò ai playoff per una regola che ancora faccio fatica ad accettare. Il mister Fiumara però, da come ho saputo, non si è abbattuto e infatti è entrato nello spogliatoio dicendo che dovevano prendersi quello che gli spettava con la vittoria della Coppa. Io li ho seguiti, tramite i social, e ho visto il loro percorso. Sono molto dispiaciuto per la sconfitta ma sono sicuro che, per loro, è stata un’annata positiva e piena di miglioramenti come dimostrano, appunto, la finale di Coppa Provinciale e il terzo posto in campionato.”

Sul futuro – “Il mio futuro è ancora incerto, credo che mi muoverò quando verranno rivelati tutti gli accoppiamenti di tutte le categorie dilettantistiche.”

Sull’Aversa calcio a 8 – “Il mio focus è e rimarrà sempre sul calcio a 11, però, per dare una mano ad alcuni miei amici, sono entrato nel progetto Aversa Calcio a 8. Per noi, al momento, è come un dopo lavoro ma sono sicuro che in futuro diventerà un progetto ambizioso e ancora più grande di quello che è ora. Due mesi fa non eravamo nulla e oggi siamo ragazzi che dopo il lavoro quotidiano, si danno da fare per tirare avanti una squadra di calcio a 8. È una cosa molto sana, una cosa così veramente non l’ho mai provata. C’è un concetto di unione e di famiglia incredibile che molte società non hanno mai avuto. L’unico problema? Il fatto che siamo operativi la sera tardi.”