Parte la stagione del Napoli Campione d’Italia. Tanto entusiasmo in vista dei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro. Conte con già cinque innesti a disposizione

Quando sono trascorsi poco meno di due mesi dalla notte magica dello scorso 23 maggio, il Napoli Campione d’Italia si accinge ad intraprendere la preparazione estiva in vista della stagione 2025/2026, la cui prima parte si svolgerà in quel di Dimaro-Folgarida dal 17 al 27 luglio e la seconda metà a Castel di Sangro dal 30 luglio al 14 agosto. Nonostante siano ormai passate diverse settimane, la gioia e l’emozione per la meravigliosa pagina di storia segnata dalla conquista del quarto Scudetto, nonché secondo in tre anni, è tutt’ora presente nei cuori e nelle menti del popolo partenopeo, che prenderà letteralmente d’assalto le due tradizionali sedi delle pre season partenopee.

Oltre al Napoli ha trionfato ancora una volta anche Napoli città, che nella celebrazione di questo agognato successo, giunto al termine di uno dei campionati più combattuti, concitati ed emotivamente provanti di sempre, si è resa protagonista di un’ennesima splendida manifestazione di civiltà, passione ed appartenenza. Oltre alle immagini da brividi delle maree azzurre generatisi il 23 maggio in Piazza del Plebiscito, tra l’esterno e l’interno dello Stadio Diego Armando Maradona e in tanti altri angoli della città e comuni dell’area metropolitana, resterà impressa nella memoria la sfilata dei bus scoperti tenutasi nel meraviglioso scenario del lungomare Caracciolo, in occasione della quale Napoli ha fatto stropicciare gli occhi al mondo intero tramite una cartolina da sogno: un vero e proprio “Paradiso Azzurro” tra mare, cielo, bandiere e fumogeni.

Attorno ai Campioni d’Italia si respira un entusiasmo crescente, perché all’immensa gioia collettiva per la conquista del tricolore, ha fatto seguito un’epocale manifestazione di forza ed ambizione da parte del club, che si sta palesando determinato ad evolversi sempre di più e sotto sempre più aspetti. La permanenza di Antonio Conte in panchina e l’ingaggio di uno dei più grandi calciatori dell’ultimo decennio quale Kevin De Bruyne, hanno segnato un’ulteriore riaffermazione della solidità del progetto e del momento storico di assoluto splendore che il Napoli vive, non soltanto in termini di risultati sportivi ma anche sotto il profilo dell’organizzazione societaria, della forza economica e dell’appeal.

Paradossalmente la vittoria dello Scudetto avrebbe potuto complicare la prosecuzione del rapporto tra il Napoli ed Antonio Conte, il quale avrebbe potuto non sentire gli stimoli giusti per continuare, che ha però trovato nel constatare che il titolo appena conseguito rappresenta per la proprietà un punto di partenza e non di arrivo. Far restare Conte era forse un’impresa ancor più complicata di quella compiuta nel maggio 2024 ingaggiandolo, ma che anche questa missione sia stata portata a compimento, inoltre battendo la concorrenza della Juventus, dimostra come attualmente il Napoli in Italia il club più solido e con maggiori certezze tecniche ed economiche, in definitiva l’unico che ha la possibilità di fornire al tecnico salentino le garanzie che è solito richiedere.

Conte comincerà il precampionato con cinque nuovi innesti a disposizione, infatti oltre a De Bruyne e Marianucci ci saranno anche Noa Lang, Beukema e Lucca, i quali verranno presto ufficializzati. Tra i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro ci saranno certamente ulteriori arrivi. Nei programmi del Napoli ci sono almeno altre quattro operazioni in entrata, ossia un altro esterno offensivo, un sesto centrocampista, un vice Di Lorenzo ed un portiere. Per il ruolo di centravanti il club azzurro ha dunque deciso di accelerare su Lorenzo Lucca e di abbandonare la pista Darwin Nunez, probabilmente con l’intento di riservarsi un tesoretto maggiore per l’acquisto di un secondo esterno offensivo dopo Noa Lang. Il DS Manna starebbe continuando a lavorare su Dan Ndoye con la speranza di abbassare le alte pretese del Bologna, ma nel mirino ci sarebbe anche il nome di Ademola Lookman, che è quello che più stuzzica la fantasia dei tifosi.

Il sesto centrocampista potrebbe anche arrivare nelle ultime settimane di mercato, nel frattempo Conte sembra intenzionato a valutare il classe 2003 Antonio Vergara, prodotto del vivaio reduce da un’ottima stagione disputata in Serie B con la Reggiana ed ora nel mirino anche di alcuni club di A. Tuttavia Vergara è un centrocampista con caratteristiche spiccatamente offensive, mentre al Napoli servirebbe maggiormente un incontrista, soprattutto pensando all’indisponibilità di Anguissa tra dicembre e gennaio per via della Coppa d’Africa.

Altra operazione che si potrebbe chiudere a breve è quella legata al terzino destro alternativo a Di Lorenzo, che con ogni probabilità corrisponderà al nome di Juanlu Sanchez, classe 2003 di proprietà del Siviglia e punto fermo della Spagna U21, con la quale ha disputato tre partite da titolare nell’europeo di categoria. Per la porta il prescelto resta Vanja Milinkovic Savic, il cui arrivo accontenterebbe a pieno Antonio Conte, il quale, come estremo difensore da affiancare ad Alex Meret, avrebbe richiesto un profilo di caratura importante e non un semplice secondo.

Durante i ritiri si avrà chiaramente modo di capire come Conte intende far giocare il suo Napoli 2.0. Ragionando sulle caratteristiche dell’organico attuale ed anche dei profili individuati sul mercato, tutto sembra portare verso un Napoli all’insegna del 4-3-3. Presumibilmente il reparto destinato a creare maggiori dubbi ad Antonio Conte è il centrocampo, dove i Campioni d’Italia potranno godere di un pacchetto di altissimo profilo; perché oltre all’arrivo di De Bruyne, un altro grande colpo è costituito dalla permanenza di Franck Zambo Anguissa, che dopo quattro stagioni in azzurro e due scudetti vinti, era considerato tra i papabili partenti, ma infine si è convinto a proseguire la sua avventura all’ombra del Vesuvio.  Il reparto vedrà poi chiaramente l’MVP della Serie A 2024/2025, ossia Scott McTominay, due tra i migliori registi del campionato italiano, vale a dire Lobotka e Gilmour ed infine colui che completerà il pacchetto.

De Bruyne gode di tutti i mezzi necessari ad alzare notevolmente il livello tecnico del Napoli di Conte, che aveva bisogno di un profilo di qualità, creatività e con tanti assist nelle gambe da aggiungere al proprio centrocampo. “King Kev” potrà costituire un prezioso valore aggiunto anche sotto il profilo dei calci piazzati, in merito ai quali negli ultimi anni gli azzurri hanno risentito della mancanza di uno specialista. La collocazione ideale per De Bruyne nel Napoli potrebbe essere quella di mezzala destra nel 4-3-3, ossia il ruolo che nelle recenti stagioni ha ricoperto da titolare fisso Anguissa. Da mezz’ala KDB avrebbe modo di fornire un forte contributo alla fase di costruzione del gioco, di conferire fantasia ed imprevedibilità al centrocampo, di innescare gli attaccanti attraverso i suoi lanci lunghi e precisi, di tentare la conclusione da fuori e di sfruttare le proprie abilità di inserimento in area avversaria. Sembrerebbe da escludere un 4-2-3-1 con De Bruyne ad agire da trequartista alle spalle di Romelu Lukaku, in virtù del fatto che tale schema di gioco vedrebbe Scott McTominay agire in una mediana a due e quindi ricoprire una posizione più arretrata, che rischierebbe di limitarne l’efficacia offensiva e di non metterlo in condizione di sfruttare al meglio le proprie grandi doti da incursore.

Ma in tutto ciò il vero dilemma riguarda colui che sarà l’escluso eccellente dall’undici base, per quanto le quattro competizioni da disputare e i numerosi impegni nel giro di pochi giorni comporteranno una varietà decisamente maggiore nelle scelte di formazione rispetto alla scorsa stagione. Nell’ambito di un 4-3-3 è evidente che uno tra Anguissa, McTominay e Bruyne deve restare fuori. Schierando De Bruyne al posto di Anguissa si guadagnerebbe in termini di qualità e rifinitura, ma potrebbe un po’ risentirne la compattezza e l’intensità del pressing in fase di non possesso. Una soluzione per non rinunciare a nessuno dei tre e che potrebbe anche garantire un maggiore equilibrio tattico sarebbe lo schieramento di un 4-3-1-2 o 4-3-2-1 con uno tra McTominay e De Bruyne ad agire sulla trequarti, che però risulta complicata alla luce della vasta presenza di esterni offensivi in rosa. Dunque non resta che attendere le prime indicazioni che arriveranno nei prossimi giorni per carpire le idee di Antonio Conte.

Foto: SSC Napoli