Domenica 24 agosto, allo stadio Elio Mastrangeli di Zagarolo (RM), inizierà ufficialmente la stagione della Real Normanna. Gli aversani affronteranno, in quello che si prospetta un banco di prova importante, il Valmontone, in una gara valevole per il primo turno di Coppa Italia Serie D. Per capire meglio la situazione in casa granata, abbiamo deciso d’intervistare uno degli uomini simbolo del club campano, ovvero Cristian Galano. Il classe 1991, che vanta un curriculum importante che lo ha visto sia in B che in C, si è raccontato ai nostri microfoni e oltre ad aver parlato della rosa guidata da Carnevale, ha anche detto la sua sulla situazione attuale del “suo” Bari.
Sui motivi che l’hanno spinto ad accettare l’offerta della Real Normanna – “Sono davvero felice di essere qui. So bene che Aversa è una piazza importante, con una tifoseria calda e appassionata. A 34 anni sentivo il bisogno, diciamo così, di rimettermi in gioco in un contesto dove posso esprimermi bene. Le aspettative sono alte, lo so, ma non mi spaventano. Anzi, mi motivano ancora di più. Darò tutto me stesso, ogni giorno, per meritare la fiducia della società, del mister e soprattutto dei tifosi. Non faccio promesse, ma posso garantire impegno, serietà e voglia di lasciare un segno importante, dentro e fuori dal campo.”
Sul girone H – “Sappiamo bene che il girone H è tra i più difficili e competitivi della Serie D, sia per il livello tecnico delle squadre e sia per l’intensità e il calore delle piazze coinvolte. Essere inseriti in questo girone così ricco di squadre pugliesi rende il tutto ancora più sentito e bello. Per quanto riguarda la nostra squadra, le amichevoli hanno dato segnali incoraggianti. C’è un gruppo tutto nuovo compatto, motivato, e si è già vista un’identità di gioco chiara. Ovviamente siamo ancora all’inizio, il campionato è un’altra cosa rispetto alle partite estive, ma credo che, continuando a lavorare con umiltà e concentrazione, abbiamo le carte in regola per affrontare al meglio questa stagione. Sappiamo che servirà dare qualcosa in più ogni domenica, ma siamo pronti a farlo.”
Sull’esperienza con il Polimnia e sui motivi che l’hanno spinto a salire in Serie D – “È vero, lo scorso anno con il Polimnia è stata una stagione importante, intensa, in cui abbiamo lottato fino alla fine per vincere il campionato tramite play off. Dopo quell’esperienza, però, sentivo dentro di me di avere ancora qualcosa da dare in categorie superiori. Sinceramente nella mia testa la mia idea non era quella di stare in serie D, ma quella di giocare nel professionismo. Purtroppo però la mia carriera è cambiata in un attimo senza un motivo. Ripeto ora sono qui in serie D, darò tutto me stesso a 34 anni, per me è una sfida stimolante. Ho ancora fame, voglia di mettermi in gioco. La proposta di questo club è arrivata al momento giusto: mi ha convinto la serietà della società, delle persone e del mister. Venire in Campania, una regione che non conoscevo calcisticamente, È un ambiente caldo, passionale, dove il calcio si vive intensamente. E sono proprio queste le situazioni che mi piacciono, quelle in cui senti la pressione ma anche il sostegno della gente. Per me è un nuovo capitolo, una nuova sfida, e non vedo l’ora di dare il mio contributo.”
Sul ricordo più bello con la maglia del Bari – “Bari è uno dei club che porto sempre nel cuore. Lì ho vissuto anni indimenticabili in Serie B, ho giocato tanto e dato tutto ogni volta che sono sceso in campo. Sentire l’affetto della gente, diventare un punto di riferimento per la tifoseria… sono cose che ti restano dentro per sempre. Il ricordo più bello? Ce ne sono tanti, direi la serata della vittoria al San Nicola contro il Novara, oppure i 60 mila contro il Latina nei play off, ma sicuramente anche la finale persa all’ultimo minuto contro il Cagliari, una cicatrice ancora aperta con lo stadio pieno e un’atmosfera magica. Momenti così non si dimenticano.”
Sulla spaccatura tra i tifosi dei galletti e la società – “Per quanto riguarda la situazione attuale, mi dispiace molto vedere una spaccatura tra tifoseria e società. Il Bari merita unità, entusiasmo e una progettualità forte. I tifosi sono il vero patrimonio del club: passionali, fedeli, sempre presenti, anche nei momenti difficili. Mi auguro davvero che le cose possano migliorare perché Bari è una piazza importante che merita altro.”
Crediti foto: Real Normanna