ESCLUSIVA CNP – Sarnataro alla vigilia di Sant’Antonio Abate-Portici: “Mi aspetto una gara di personalità e d’esperienza. Siamo a buon punto, e su Passeggio…”

Il Portici 1906 è pronto all’esordio stagionale in Eccellenza Campana. Con la voglia di dimenticare la sconfitta contro il Sant’Anastasia in Coppa Italia (1-0), l’allenatore porticese, Savio Sarnataro, ha commentato in esclusiva ai nostri microfoni l’emozione a cui mai ci si abitua prima di un inizio stagionale. Dalla certezza di avere alle spalle una società che ha investito in maniera importante in una rosa che possa dare soddisfazione ai tifosi, fino all’idea di gioco che pian piano il tecnico riuscirà ad imprimere sempre più nei propri calciatori, dalle parole di Sarnataro si evince tutta la voglia di chi vuole partire e fare subito bene leggendo con esperienza e qualità ogni momento dell’incontro.

“Ricostruire è stato durissimo, sia da un punto di vista organizzativo che da un punto di vista tecnico. Adesso siamo a buon punto per una buona ripartenza“. Ma alle spalle, stavolta, c’è stato un presidente come Gianluca Passeggio: “Il presidente ha un entusiasmo coinvolgente, proiettato ad alzare l’asticella della professionalità giorno dopo giorno. Questo non deve metterci fretta – ha specificato Sarnataro -, ma deve darci la giusta concentrazione. Nel calcio c’è bisogno di quel pizzico di pazienza e di tempo. Sono d’accordo sul fatto che si debbano ottimizzare i tempi, ma non dobbiamo farci fregare da quella linea sottile tra l’ottimizzazione del tempo e la trappola della fretta”.

E a proposito di tempi, Sarnataro non ha dubbi su come stia la squadra alla vigilia dell’esordio stagionale: “Siamo a buon punto. Forse siamo partiti in leggero ritardo e abbiamo qualche allenamento in meno nelle gambe e nella testa, ma questo va sopperito con l’esperienza e la qualità della rosa, che già da domani può dire la sua. Avere un presidente così è sicuramente un’arma, ma bisogna dargli soddisfazione. Attraverso l’atteggiamento e attraverso la capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo”. E sulle sue caratteristiche: “Voglio un Portici che possa offrire spettacolo ai tifosi, e che sappia palleggiare, giocare e avere il gioco in mano. Nello stesso tempo, però, c’è bisogno di un Portici che in alcuni momenti dell’incontro sappia soffrire”.

Infine, sull’esordio contro il Sant’Antonio Abate: “Mi aspetto una gara di grande personalità, una squadra che sappia con esperienza, qualità e professionalità saper interpretare quella che può essere una gara d’esordio in stagione. Troveremo un avversario che darà battaglia e che lotti su ogni pallone – sottolinea il tecnico -, a maggior ragione mi aspetto calciatori di personalità e d’esperienza che possano mettere la gara su binari favorevoli. L’emozione? C’è sempre. Se non hai quel formicolio, che aumenta sempre più verso la gara del weekend, significa che non sai lavorando bene. Ho molta voglia di ricominciare, e sono emozionato per il mio ritorno sulla panchina del Portici“.

FOTO: PORTICI 1906