Ben sette partite in un mese, un tour de force importante per il Napoli di Antonio Conte, tra la serie A e la magia delle notti europee. “Smaltita” la sosta per le Nazionali, l’avventura degli azzurri ricomincia dalla insidiosa trasferta di Torino. Nonostante l’avvio stagionale dei granata non abbia soddisfatto del tutto stampa e tifosi, la formazione allenata da Marco Baroni ha sfoderato prestazioni che meritano la giusta attenzione – in primis, quelle delle trasferte nella Capitale, con la conquista di un bottino di 4 punti contro Roma e Lazio. Il Napoli non ha inoltre brillato nella prima frazione di gioco contro il Genoa, sì rimontandola nella ripresa, ma dimostrando di dover mantenere un alto livello di lucidità anche con squadre con un divario tecnico e qualitativo inferiore.
ITALIA. Intanto la qualità del tecnico salentino ha brillato anche in Nazionale. Gennaro Gattuso, CT italiano, non ha potuto fare a meno di Di Lorenzo – 120′ contro Estonia ed Israele – e ha dato giusto merito a Leonardo Spinazzola, permettendogli di tornare a rappresentare il proprio paese dopo due anni, per un totale di 35′ in cui ha collezionato anche un assist al primo gol in Nazionale di Francesco Pio Esposito. Decisivi e insostituibili anche Scott McTominay, Kevin De Bruyne e Rasmus Hojlund. Due partite piene e una rete per lo scozzese che ha fatto innamorare i partenopei, mentre l’ex City ha messo a segno una doppietta portando già ad otto gol il proprio bottino stagionale. Dell’altra sponda di Manchester è invece Hojlund, autore di tre reti nella doppia sfida della Danimarca con Grecia e Bielorussia. Stessi numeri stagionali di KDB tra campionato e Nazionale. Una sentenza.
A queste prestazioni importanti in termini realizzativi vanno poi aggiunti i 120′ minuti con la Scozia di Billy Gilmour, i 180′ di Eljif Elmas e i 106′ di Zambo Anguissa.
NAPOLI. Conte può sorridere perché contro il Torino si rivedranno tra i convocati Matteo Politano e Alessandro Buongiorno, anche se difficilmente partiranno dal primo minuto. Il tecnico salentino dovrà fare i conti con gli indisponili e con la “stanchezza” dei reduci dalla sosta. Ancora indisponibile Amir Rrahmani, infortunatosi lo scorso 5 settembre in Nazionale nella sfida tra Svizzera e Kosovo; e con lui Stanislav Lobotka, fuori contro il Genoa dopo appena 44′ di gioco. A questi si aggiunge Romelu Lukaku, che sta cercando di “bruciare i tempi” per tornare ad abbracciare quanto prima tifoseria e squadra. A ciò s’aggiunge che tra la trasferta di Torino e la delicata sfida casalinga del Maradona contro l’Inter, sabato prossimo, c’è di pezzo la trasferta del Philips Stadion di Eindhoven. Ma Conte ha tante frecce al proprio arco, e dovrà in primis essere bravo a gestire il minutaggio per evitare di incorrere nel rischio di infortuni, certamente non poco frequenti da inizio stagione.
PROBABILI FORMAZIONI. Tra i pali si rinnova il ballottaggio Meret-Milinkovic, con il primo in leggero vantaggio sul secondo. In difesa Conte difficilmente rinuncerà a Di Lorenzo sulla destra, mentre il duetto difensivo – Buongiorno sarà solo in panchina e Rrahmani è ancora fuori – potrebbe comporsi ancora di Beukema e Juan Jesus. Ma occhio alla sorpresa Luca Marianucci, che proprio in queste occasioni potrebbe essere schierato dall’inizio – specie se all’orizzonte c’è anche la sfida contro l’Inter di Chivu. Sulla sinistra Spinazzola è in vantaggio su Mati Olivera e Gutierrez. In regia ci sarà con ogni probabilità Billy Gilmour. Nei quattro di centrocampo due novità, una di schieramento ed una tattica. Sulla destra David Neres pare essere l’inidiziato numero uno per sostituire momentaneamente Politano.
La novità tattica, invece – ne fa accenno La Gazzetta dello Sport -, riguarda il nodo McTominay-De Bruyne. Antonio Conte, infatti, potrebbe chiedere due compiti più diversificati ai due talenti azzurri. Lo scozzese potrebbe tornare finalmente ad attaccare l’area avversaria, prendendosi più liberta nella porzione sinistra del terreno di gioco. A KDB il tecnico salentino potrebbe chiedere di agire di più sulla sinistra e verso il centro, quando c’è da “imbeccare” Rasmus Hojlund. Sarà piuttosto interessante capire se l’allenatore del Napoli avrà trovato una collocazione più congeniale ad integrare qualità diverse, e al tempo stesso indispensabili, dello scacchiere azzurro. In avanti, come anticipato, sembra essere favorito ancora Hojlund. Il danese è in stato di grazia, sia mentalmente che atleticamente. Difficile non vederlo dal primo minuto nella trasferta di Torino in quello che, probabilmente e ancora una volta, sarà un 4-1-4-1 scartata l’ipotesi del doppio esterno puro sulle corsie laterali.
Contro un Baroni – l’anno scorso una vittoria al Maradona e un pari all’Olimpico, oltre ad una eliminazione in Coppa Italia – candidato ad essere una “bestia nera” da domare, Conte ha l’imbarazzo della scelta, e sarà questa la risorsa in più di un Napoli che (Genoa docet) ha qualità in grado di cambiare una sfida anche nel solo arco di 45 minuti. La giusta gestione della condizione atletica, la capacità di porre in fiducia elementi come Neres, Lang e Marianucci – con tanto di Vergara ed Ambrosino pronti a dare il proprio contributo – e la volontà di essere perennemente imprevedibili può rendere la stagione azzurra un’altra tappa decisiva nella storia del club.
PROBABILE FORMAZIONE
NAPOLI (4-1-4-1): Meret; Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Spinazzola; Gilmour; McTominay, Anguissa, De Bruyne, Neres; Hojlund; all. Antonio Conte
FOTO: SSC NAPOLI
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