Benevento: l’insidia Vicenza e il bisogno di continuità, le ultime

Dopo la vittoria per 4 a 0 contro il Reggina, domani si torna già in campo. Il Benevento i Fabio Caserta farà tappa a Vicenza, contro una squadra non nel suo momento migliore di forma. La necessità di continuità, messa in evidenza anche da calciatori come Viviani nel post-partita del Vigorito, sembra essere la prima priorità dei sanniti. La squadra veneta è penultima in classifica, a quota 7 punti, reduce dalla vittoria nello scontro diretto contro il Crotone – prima di quella sfida, 5 sconfitte e un pareggio nelle ultime 6. Il morale riacquistato nella trasferta calabra potrebbe essere una spinta in più nell’affrontare il Benevento – Caserta ha più volte specificato (la serie B lo conferma) quanto ogni gara sia una storia a sé e quanto, molto spesso, la classifica viene “sbugiardata” sul terreno di gioco.

Mantenere alto il livello di concentrazione, l’unico modo per dare continuità anche alle prestazioni e continuare ad essere prolifici sotto porta. È certamente questo l’imperativo della compagine giallorossa, che dovrà conquistare tre punti per rimanere agganciata a Frosinone, Brescia, Lecce e Pisa. Tuttavia, c’è anche da guardarsi le spalle – tante le squadre ferme a 22 punti, tra le quali, appunto, la Reggina. È molto importante la considerazione di Caserta: c’è a guardare poco la classifica, le somme vanno tirate a fine campionato; bisogna semplicemente continuare a pedalare e perfezionare sempre di più l’identità tattica del Benevento. L’obiettivo dei giallorossi, però, è senza dubbio quello di disputare un grande campionato e rivelarsi protagonista tra le zone alte della classifica. Per scacciare via i fantasmi delle tre sconfitte di fila e dare continuità alla bella prestazione contro la squadra di Aglietti c’è da conquistare, necessariamente, la vittoria al Romeo Menti di Vicenza, con rispetto e senza sottovalutare l’avversario – la B d’altronde è strana.

Vicenza. Ancora nessuna novità quanto ai convocati di Brocchi, ex Lazio e Milan, ma non è escluso che il tecnico possa attuare un po’ di turnover. Il tecnico potrebbe riproporre il 4-2-3-1 delle ultime due gare – non è escluso, però, un ipotetico 3-5-2 con spazio a due punte tra cui è quotato il nome di Riccardo Meggiorini, lusso per la serie B. Restando fedeli al 4-2-3-1, Brocchi potrebbe optare per Grandi tra i pali, difesa a quattro composta (partendo da destra) da Bruscagin, Brosco, Padella e Calderoni; a centrocampo, davanti alla linea difensiva, Zonta e Filippo Ranocchia; Di Pardo, Proia e Dalmonte sulla linea della trequarti a sostegno dell’unica punta Diaw, ma non è esclusa, come detto precedentemente, l’ipotesi di alcune rotazioni.

Benevento. Anche Caserta potrebbe far rifiatare qualche calciatore, dovendo, però, fare i conti ancora con le assenze di Glik e Foulon. Oltre a Paleari tra i pali, il tecnico calabrese ex Perugia, potrebbe optare, stavolta, per Masciangelo sulla sinistra e Letizia nel suo ruolo naturale di destra, con al centro Vogliacco e Barba – nell’ipotesi di far rifiatare Elia o spostarlo in avanti per concedere qualche minuto di riposo a Ionita o Insigne. A centrocampo potrebbe rivedersi Jack Calò, in compagnia di Acampora o Viviani – non è da escludere l’impiego di Tello dal primo minuto. Sulla trequarti, del consueto 4-2-3-1, a sinistra difficile pensare a un calciatore diverso da Improta, mentre chissà che non possa esserci spazio dal primo anche per Brignola. In avanti difficile rinunciare a Lapadula, ma non è del tutto escluso anche l’impiego di Sau o in alternativa di Gabriele Moncini, poco impiegato nelle scorse gare.

Probabili formazioni

Vicenza (4-2-3-1): Grandi; Bruscagin, Brosco, Padella, Calderoni; Zonta, Ranocchia, Di Pardo, Proia, Dalmonte; Diaw; All. Brocchi

Benevento (4-2-3-1): Paleari; Letizia, Vogliacco, Barba, Masciangelo; Calò, Acampora; Improta, Insigne, Elia; Lapadula; All. Caserta