Come riportato questa mattina da Sky Sport, il Napoli e il PSG sono parti disposte ad avvicinarsi alla conclusione dell’affare che porterebbe Kvicha Kvaratskhelia all’ombra della Tour Eiffel. Confermati già ieri i contatti tra le parti, gli azzurri sono disposti all’apertura, ma De Laurentiis è stato chiaro: il georgiano non andrà via per meno di 80 mln tra parte fissa e bonus, cifra che i francesi potrebbero sborsare per accaparrarsene definitivamente le prestazioni.
Le motivazioni che hanno portato al decollo dell’affare sono molteplici. Una su tutte, il discorso rinnovo mai chiuso definitivamente e positivamente. Il contratto di Kvara è in scadenza a giugno 2027, e né calciatore né entourage hanno risposto alla proposta di De Laurentiis di un rinnovo fissato su una base di 6 mln di euro. Il secondo motivo è legato al rendimento del settantasette, messo più in ombra anche dall’exploit di David Neres che, secondo alcuni, farebbe poco rimpiangere l’esterno scoperto da Giuntoli. Presupposti che lo hanno reso non più un intoccabile, e che hanno provocato importanti riflessioni in casa Napoli: se c’è la volontà di monetizzare, De Laurentiis potrebbe voler vendere Kvara adesso, piuttosto che a giugno dove – magari con un ricavato minore – rischierebbe di avere un separato in casa in mesi decisivi per ritornare ad agguantare l’Europa che più conta.
Intanto, La Repubblica, fa il nome di un papabile sostituto dell’esterno georgiano. Come s’è riportato ieri, affascina l’idea Zhegrova, ma il Lille ha già sparato alto per le prestazioni del 25enne kosovaro di piede mancino: 50 mln cash e senza dilatazioni, mentre il ds Manna vorrebbe trattare su una base di 40 mln + bonus. Il nome che ha preso ancora più quota stamattina è quello di Federico Chiesa, scontento in quel di Liverpool e desideroso di rilanciarsi proprio in Italia. Per l’esterno italiano, che a Conte è sempre piaciuto, il Napoli potrebbe optare per un prestito con obbligo/diritto di riscatto. Restano ore caldissime, e le mosse azzurre saranno determinate dalla cessione di Kvara, dopo la quale il Napoli affonderebbe il colpo per regalare a Conte un altro pezzo pregiato al suo scacchiere, tale da non far rimpiangere quel Kvara che ha regalato calcio e spettacolo nell’anno dello scudetto.