Pochi giorni fa, il Buccino Volcei, formazione che nell’annata corrente ha concluso il girone B di Eccellenza al quinto posto, ha ufficializzato sulla propria panchina l’allenatore di Mugnano Del Cardinale Sergio La Cava. La Cava è un’allenatore molto noto nel panorama dilettantistico per i tanti anni trascorsi in Serie D e per i tanti trofei vinti (nel suo palmares conta la vittoria di un campionato di Eccellenza e di una Coppa Italia Dilettanti con il Bojano e la vittoria di un campionato di Promozione con il Mugnano del Cardinale). A tal proposito, il nuovo tecnico del club salernitano ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Campania Nel Pallone.
Sulla scelta di accettare l’offerta del Buccino Volcei – “Io sono una persona che va molto a sensazione. Ho deciso di accettare l’offerta del presidente Del Chierico perché, quando l’ho incontrato, ho intravisto una persona affidabile che tiene tanto alla squadra e al suo paese. A me piacciono le persone così, schiette. Poi comunque, Buccino è un ambiente che mi piace molto perché è tranquillo e poi perché ha una bella tifoseria e la sua dimensione. Questo contesto mi ha dato una buonissima impressione. Io poi sono uno che difficilmente rifiuta, io declino le offerte solo quando incontro delle persone che ti fregano all’apparenza.”
Sulla Turris – “Mi dispiace tanto per ciò che è successo alla Turris. Torre Del Greco è una delle piazze a cui tengo di più, lì ho incontrato tanta gente competente che capisce veramente di calcio. Mi dispiace tanto anche per i tifosi, ma non mi spiego come sia potuto succedere. La Serie C, è vero, è una categoria costosa ma in quella zona ci sono tanti imprenditori che avrebbero potuto salvare il club.”
Sull’esperienza a Ercolano – “Mi sono trovato a Ercolano perché un mio carissimo amico, Francesco Pinto, mi ha voluto a tutti i costi come allenatore. La società, soprattutto guardando il lato economico, era messa molto bene e fino alla vittoria con il Pomigliano non ho avuto problemi. Poi, a causa di vicissitudini interne che preferisco tenere per me, ci sono stati dei problemi che mi hanno spinto ad abbandonare il club.”
Sul Barletta – “A Barletta ho vissuto un mesetto bellissimo. Lì però è come se non avessi proprio allenato perché me ne sono andato prima dell’inizio del campionato. Quando ti trovi di fronte a direttori sportivi che poi sono anche stati squalificati per calcio scommesse, sei obbligato ad andartene. Io da Barletta non me ne sarei mai andato, è una piazza bellissima composta da gente competente. Ho tanti amici lì con cui ancora oggi mi sento. Posso dire che è stata un’esperienza anche senza giocare. Quando dai delle premesse non puoi aspettarti che un allenatore accetti sia nei momenti di difficoltà che di disperazione. Deve starci una fiducia reciproca fra le parti. La promozione in Serie D? Non mi sorprende. Barletta non centra assolutamente nulla con l’Eccellenza, uno per capire di che piazza stiamo parlando deve vivere il calcio lì. Mi sono trovato veramente bene lì, soprattutto con alcune persone. Loro poi mi hanno anche richiamato ma purtroppo ero già in un’altra squadra.”
Crediti foto: ASD Buccino Volcei

