Napoli, in casa dell’avversario. Il Lecce tenta l’impresa con i detentori del titolo tricolore

Nell’incontro che inaugura il programma della nona giornata del campionato di serie A il Lecce, sedicesimo con sei punti, riceve il Napoli capolista al Via del Mare: fischio d’inizio previsto domani alle ore 18:30.

Al momento, siamo in piena linea con quello che rappresenta l’obiettivo stagionale fissato dalla società pugliese, ovvero la conquista della salvezza. Una squadra che annovera nel suo organico diversi giovani di assoluto talento non potrà che trarre profitto, nel contesto del suo percorso di crescita, dal faccia a faccia con i detentori del titolo tricolore.

Il bilancio stagionale dei giallorossi, reduci dalla sconfitta di misura subita in quel di Udine nell’ultimo turno, certifica per ora una sola vittoria, il pesante blitz esterno ottenuto sul campo del Parma con il sigillo di Sottil lo scorso 4 ottobre, tre pareggi e quattro sconfitte. L’analisi dei dati evidenzia la buona capacità di trovare la via del gol da parte dei pugliesi che devono però assolutamente migliorare i numeri di quella che al momento, con  tredici reti incassate, rappresenta la seconda peggior difesa del torneo alle spalle del Torino.

Eusebio Di Francesco è un allenatore tatticamente preparato, capace di disporre in campo le proprie squadre nel migliore dei modi, propenso allo sviluppo di un calcio propositivo e probabilmente in credito con la fortuna che gli ha negato qualche risultato stagionale che avrebbe tranquillamente meritato per il gioco espresso dalle sue squadre come ad esempio il suo Venezia della passata stagione, retrocesso ma con non pochi valori esibiti durante tutto il campionato. Il grande vantaggio dei padroni di casa può essere quello di poter scendere in campo senza alcuna pressione legata alla conquista del risultato e con la possibilità di giocarsela a viso aperto contro una rivale attrezzata per ben altri obiettivi, nella piena consapevolezza della difficoltà dell’impegno.

Dal punto di vista tattico, al di là di quelli che saranno i moduli, possibile la conferma del consueto 4-3-3 o l’adozione di un assetto più prudente, sembra lecito aspettarsi una squadra corta, ben compatta nella propria metà campo e capace di interpretare una partita di grande intensità nel tentativo di limitare la superiore qualità dei propri rivali e sfruttare poi la possibilità di poter far male o su calcio da fermo oppure in transizione sfruttando l’attacco dello spazio eventualmente concesso.

Credit: Anza e Marco Lezzi