Al termine della partita contro il Nardò, valevole per la decima giornata del campionato di Serie D-Girone D e conclusasi con la vittoria della squadra pugliese, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore della Mariglianese Luigi Sanchez. Il tecnico biancazzurro ha analizzato il risultato oltre che il piano tattico della sua squadra durante i novanta minuti. Ecco le sue parole:
C’è molta delusione per questa sconfitta maturata in modo rocambolesco?
“Io sono un esordiente in questa categoria e quindi proprio queste sconfitte dovranno aiutarmi a crescere. Quando si vince è sempre tutto facile. Abbiamo perso ma torniamo a casa con la consapevolezza di aver dato tutto, di aver sudato. La qualità del Nardò è aumentata e dopo abbiamo avuto problemi. Il nostro rammarico è quello di aver colto la traversa sull’1 a 0, in una fase di gara dove non salivamo. Diversamente avremmo fatto un bel colpo. Oggi ho conosciuto una bellissima realtà come il Nardò che racconterò ai miei figli e ai miei nipoti”.
La squadra è stata molto attenta nel primo tempo, soprattutto sul portatore di palla. Qual è stato il vostro piano partita?
“Avevamo preparato la partita cercando di difendere per vie centrali perché il Nardò è molto bravo a creare problemi nel castello centrale, soprattutto con imbucate e veli. Abbiamo provato a portare Palumbo sempre in pressione sul play quando Gennaro (Esposito) accompagnava. Quando Gennaro oscurava il play noi uscivamo sull’altro centrale. Nel primo tempo non abbiamo sofferto poi nel secondo tempo loro sono passati al 4-2-3-1/4-4-2, non giocando più dentro ma fuori e aumentando la loro qualità. I palloni piovevano dall’out di sinistra ma nonostante questo stavamo anche controllando. Sull’uscita di Vittorio (Palumbo), per un problema alla testa, abbiamo perso in quanto a fisicità e attenzione, abbiamo commesso un fallo stupido e c’è stato un grandissimo gol. Dopo il secondo gol del Nardò abbiamo provato a reagire”.
Oggi mancavano i due difensori più importanti, ossia Tommasini e Varchetta ma per due terzi avete tenuto bene.
“A volte tendiamo a soffrire quando giochiamo lontano dalla panchina perché siamo massimamente attenti su molti dettagli. Con Varchetta e Tommasini certe disattenzioni non succedono anzi, riusciamo anche ad alzare il baricentro. Oggi credo che i miei centrali siano stati spettacolari, poi Alessandro (Varchetta), sull’1-1 mi ha dato l’OK per entrare in campo ma non ha avuto neanche il tempo di posizionarsi che abbiamo preso il secondo gol”.
