Tris della Paganese, il Portici insidia ma non basta

La gara. Si sapeva che sulla carta potesse essere una partita proibitiva. E così è stato, non perché c’è stata una superiorità schiacciante sul terreno di gioco (quasi impraticabile). La Paganese cala il tris con la doppietta di De Felice e la ciliegina dell’ex Maggio, in una gara non facile da affrontare contro un Portici ben messo in campo. Qualche ingenuità di troppo, che si è costretti a pagare quando hai contro calciatori di un livello diverso, ha condannato definitivamente gli uomini di Sarnataro, colpevoli di non essere giunti al pari nell’occasione clamorosa di Nocerino della prima frazione di gioco. La fluidità di manovra degli azzurrostellati è ingabbiato e intrappolata dalla ragnatela di possesso che i vesuviani riescono facilmente a tessere. Tuttavia, più passivamente, trovando poco le verticalizzazioni decisive che, se offrono all’attaccante numero 17 la chance del primo tempo, costringono Filogamo a rimanere nell’ombra; poco può Di Gennaro che si abbassa bene, costruisce più di Maranzino, ma senza imboccare bene i compagni a rete. La rete subita, dopo pochi istanti dall’inizio dell’incontro, non destabilizza la formazione ospite che, consapevole della distanza tecnica, prova a giocarsela con i propri mezzi almeno per un’ora di gioco. E chissà che Giampà non abbia deliberatamente lasciato il possesso ai vesuviani, provando a sfruttare errori individuali e qualità dei suoi pronti a far male anche in non innumerevoli occasioni costruite. Il 3 a 0 è forse più punitivo di quanto ci si aspettasse osservando la gara, ma gli episodi, spesso, fanno la differenza, così come fa la differenza la fame dei padroni di casa, pronti a reagire alle due sconfitte di fila in campionato per rimanere agganciati al Sorrento. Al triplice fischio, al Portici non resta che voltare pagina immediatamente, buttando la testa direttamente alla sfida casalinga contro il Lupa Frascati.

La classifica. Vincono Nola e Costa Orientale Sarda, perdono Pomezia, Angri e Atletico Uri, mentre fanno piccoli passi in avanti Tivoli e Aprilia; a superare i vesuviani soltanto il Vis Artena, benché ci sia la sensazione che la classifica si sia veramente mossa di poco. E, con delle dirette concorrenti a così breve distanza, non si può che tirare almeno un sospiro di sollievo per la consapevolezza che la sconfitta di Pagani sia coincisa con uno “stop” delle altre. Una riflessione che serve quanto meno a non buttare giù il morale, anche se per questo basterà la lucidità di un Sarnataro che, se non si esalta per due vittorie di fila, non si deprime con una sconfitta (tra l’altro, contro la capolista). Nonostante l’analisi, c’è da ribadire quanto sia relativamente importante fare i conti con la classifica, per ora. Ciò che serviva (e serve) al Portici era (ed è) la continuità, tanto nel lavoro quanto nel poter contare su una rosa completa. In settimana potrebbero arrivare notizie positive sul recupero di Orlando, mentre è ancora indisponibile Schaeper, insieme a Silvestre e Scorza. Maraucci, la cui assenza si è fatta sentire nel provare a coordinare nel modo migliore la difesa azzurra, dovrebbe esserci regolarmente. E c’è soltanto il desiderio, conseguenza di una consapevolezza amara, di voler rivedere brillare un Portici al completo, guidato da un Sarnataro che possa avere presto in avanti un Orlando in più. Con i se e con i ma è certo non si vada da nessuna parte, ma la qualità dell’attaccante (tra le altre ex Paganese) è indiscussa, e se per larga parte della gara l’undici di Sarnataro ha spesso gestito bene il pallone, è sembrata mancare quella finalizzazione decisiva per far male. Ad ogni modo, in attesa di una iniezione di esperienza, non resta che ripetersi, non per autoconvincimento, di mantenere la calma.

Foto: Portici 1906