Il Napoli batte il Como con il risultato di 3-1 e consolida il primato in classifica. Non è assolutamente stata una partita semplice per gli azzurri, infatti di fronte c’è stato un Como che ha confermato di essere una realtà validissima del campionato ed in grado di mettere in seria difficoltà qualsiasi squadra. La compagine guidata da Cesc Fabregas ha disputato una prima parte di gara di alto livello qualitativo e mandato in vistoso affanno il Napoli, che non riusciva a trovare la chiave per contrastare il possesso palla avversario. La partita era cominciata nel migliore dei modi per la capolista, che ha trovato il vantaggio con McTominay dopo appena ventisei secondi dal fischio d’inizio. Da parte del Como sono stati immediati i segnali di reazione. Se inizialmente il Napoli dava la sensazione di poter gestire il match senza grandi patemi, a partire dal minuto venticinque i lariani hanno iniziato a farsi ripetutamente vivi nei pressi dell’area di rigore azzurra e con grande pericolosità, trovando meritatamente il pari prima dell’intervallo.
Ma dopo un primo tempo sofferto, gli uomini di Conte hanno sbrogliato la pratica attraverso una seconda frazione di grande intensità e carattere, ottenendo un’altra vittoria fondamentale per il morale, la fiducia e la consapevolezza dei propri mezzi. L’errore commesso dal Napoli nei primi quarantacinque minuti di gioco è stato probabilmente quello di aver adottato un atteggiamento eccessivamente passivo, la qual cosa ha un po’ messo il Como nelle condizioni di esaltare al meglio le proprie caratteristiche. Mentre nella ripresa i partenopei hanno totalmente cambiato approccio dal punto di vista tattico, palesandosi sin da subito molto aggressivi. In seguito al nuovo vantaggio gli azzurri non hanno variato il proprio atteggiamento, continuando ad optare per un pressing alto che ha minato le certezze dei lombardi in fase di impostazione. In definitiva la chiave della gara è stata dunque proprio il cambio di registro nel secondo tempo, che di fatto ha visto il Napoli prendere saldamente in mano il controllo della partita e non correre più alcun rischio. La squadra ha quindi dato ulteriore dimostrazione di forza mentale, riuscendo nuovamente ad uscire con personalità da una fase molto complicata della gara. Un dato di fatto che certifica la costante evoluzione che la guida di Antonio Conte sta generando.
Nei secondi quarantacinque minuti di gioco, a brillare è stato su tutti un maestoso Stanislav Lobotka. Lo slovacco si è espresso su livelli stratosferici, manifestando una proprietà di palleggio impeccabile, vincendo ogni singolo duello e recuperando palloni in quantità industriale tramite una corsa instancabile. La prova da uomo ovunque del centrocampista azzurro ha lasciato letteralmente a bocca aperta Cesc Fabregas, il quale ha dichiarato che desidererebbe giocare con undici Lobotka in campo. Tra i migliori del Napoli vi è stato indubbiamente anche Scott McTominay, autore di un gol bellissimo a seguito di un pregevole inserimento e controllo palla. Ma oltre ad aver messo a segno la sua prima rete in Serie A, l’ex Manchester United si è reso protagonista di una prestazione che rispecchia a pieno la sua straordinaria completezza e capacità di abbinare alla perfezione qualità e quantità. L’anglo-scozzese sta ricoprendo egregiamente il doppio ruolo di mezz’ala in fase di non possesso e di trequartista/seconda punta in fase di possesso, risultando puntualmente un determinante punto di riferimento nella manovra offensiva ed al contempo svolgendo un lavoro di costante sacrificio in fase difensiva.
Altro fautore del quinto successo in sette giornate di campionato è Romelu Lukaku, autore di un gol e ben due assist, il primo per McTominay ed il secondo per Neres. In entrambe le situazioni ha usufruito della sua classica giocata nel mandare fuori giri la difesa avversaria e liberare spazi per i compagni con imbucate perfette. L’apporto di Big Rom nell’arco delle sue prime sei partite da calciatore del Napoli rispecchia a pieno quanto dichiarato sul suo conto da Antonio Conte, il quale ci ha tenuto a sottolineare che il belga è un calciatore che può spostare gli equilibri sempre, indipendentemente dalla sua forma fisica. Infatti, pur non avendo ancora raggiunto il top della condizione, il centravanti ex Chelsea ha fornito un contributo a dir poco prezioso e può già vantare la bellezza di tre gol e quattro assist. A dimostrazione della esemplare dedizione ed abnegazione che sta mettendo al servizio del Napoli e di Antonio Conte, Lukaku ha nuovamente rinunciato alla convocazione nella nazionale belga per continuare ad allenarsi a Castel Volturno e provare ad arrivare il prima possibile al cento per cento della condizione.
A spiccare in Napoli-Como è stato inoltre l’ennesimo impatto devastante di David Neres a gara in corso. Anche stavolta gli sono bastati pochi minuti per timbrare il cartellino, siglando il gol del definitivo 3-1 dopo appena sei minuti dal suo ingresso in campo. Il brasiliano vanta adesso due gol e quattro assist, un dato sensazionale soprattutto se si considera che tra le sue sette presenze ce n’è soltanto una da titolare e che i minuti giocati sono stati appena centoquarantaquattro. Nell’arco degli spezzoni di partita disputati, Neres è riuscito puntualmente ad incidere con la sua velocità fulminea e tecnica sopraffina. Nel post gara Conte ha scherzosamente affermato che gli viene il mal di testa nel pensare a chi merita di più di giocare, ma si è detto soddisfatto dall’aver dedotto che si sta creando una sana competizione interna e che l’alta concorrenza sta spingendo tutti a dare il massimo. Una capacità, quella di fare in modo che situazioni come la concorrenza interna vadano a generare ulteriore energia positiva e non malumori da parte di chi gioca meno, che appartiene soltanto ai grandi condottieri.
Credits: SSC Napoli