Dopo la vittoria contro il Monza, il Napoli vuole mantenere la vetta della classifica in solitaria ma l’avversario è di quelli più insidiosi, ovvero il Como di Cesc Fabregas, squadra e tecnico rivelazioni in questo primo scorcio di campionato. Alle 18:30 di venerdì 4 ottobre, i ragazzi di Antonio Conte apriranno la settima giornata di Serie A al Diego Armando Maradona. Ecco le parole del tecnico leccese, a due giorni dal match:
Il Napoli è in testa della classifica
“Dobbiamo lavorare seriamente, sappiamo benissimo che siamo all’inizio e come dico sempre è un periodo di assestamento un po’ per tutte le squadre. Il fatto che in vetta si siano alternate sei squadre diverse dimostra questo. Per noi è importante che anche in un periodo di assestamento aver messo fieno in cascina, ti fa essere più tranquillo anche quando ci sarà qualche momento un po’ più duro. Noi continuiamo a credere percorso che stiamo facendo, crescendo nelle conoscenze, nella voglia, ed in tutti i concetti tattici, ampliando anche altri discorsi e devo dire che sono molto soddisfatto perché ho il piacere di lavorare con un gruppo che mi dà ampia disponibilità. La pressione è una cosa che comunque dobbiamo abituarci ad avere sempre, io la sento sempre, dobbiamo averla dentro di noi per i 3 punti, fa parte di un percorso sulla mentalità, quella sana pressione, anche la sana paura che ti fa alzare il livello e l’attenzione, non ti fa giocare presuntuoso, stiamo lavorando anche su questo e spero che questa pressione ce la porteremo fino alla fine e dovremo abituarci, deve essere una pressione positiva, tappandoci anche le orecchie su quello che si dice intorno. Qualche furbetto ce la vuole mettere da fuori, per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco. La storia insegna che gli Scudetti vengono vinti dalla storia, il valore patrimoniale della rosa ed il monte ingaggi, salvo rarissime eccezioni. Quando sento chi vuole mettere pressione su di noi… qualcuno ha voluto la bicicletta ed ora deve pedalare, a Napoli si dice Cca’ nisiciun’ è fesso”.”.
Sull’avversario Como
“Con Cesc abbiamo vinto la Premier al Chelsea e condiviso momenti importanti. Ho sempre pensato potesse fare l’allenatore perché giocava in mezzo al campo ed era uno che ti chiedeva sempre il perché di alcune cose. Sono contento per lui, sta facendo un percorso veloce, bello, ma si sta dimostrando molto preparato sotto tutti i punti di vista. Il Como è la squadra rivelazione: nelle ultime tre gare poteva fare 9 punti. Hanno salute, qualità perché alcuni giocatori avranno un grande futuro, Fadera, Nico Paz, lo stesso Perrone ed hanno anche esperienza e Cutrone sta facendo un avvio incredibile. Non dimentichiamoci di Sergi Roberto. Ci daranno grossi problemi, arrivano con autostima, entusiasmo, ma noi ci stiamo preparando”.
La condizione di Lukaku
“Sta lavorando, inizia a fare gli stessi carichi dei compagni, poi ha bisogno di lavoro specifici perché la sua macchina è diversa da tanti altri, ma ora inizia a stare in buona condizione. È integrato alla perfezione e per me in campo è uno che al di là di tutto sposta sempre gli equilibri”.
Cosa c’è ancora da migliorare
“Lavoriamo per migliorare in tutto: tatticamente, nella gestione, nelle scelte perché a volte siamo un po’ frettolosi e non vediamo la scelta giusta ma fa parte del percorso. Quello che mi piace è vedere la disponibilità dei ragazzi, nell’apprendere durante gli allenamenti o i video e la loro voglia di migliorarsi. Ma sono passati solo tre mesi e ci sono margini di miglioramenti su tutto”, ma vedo la crescita, non solo tatticamente, ma a che caratteriale, come determinazione, voglia”.
Ci si aspetta un altro sold out al Maradona
“Questa passione è linfa per noi, vedere i nostri tifosi che ci seguono con questa passione ci fa piacere, non ci isoliamo assolutamente, noi vogliamo condividere con i nostri tifosi dando più del 100%. Il nostro tifoso deve vedere che in ogni partita usciamo con la maglia sudata. Ma si sta creando quest’alchimia ed io non voglio che ci chiudiamo, i ragazzi devono sentirla, deve essere una sana responsabilità. Napoli ti avvolge, ti regala qualcosa di incredibile, parlando con i nuovi lo senti e noi dobbiamo alimentare questo connubio, deve essere forte al di là del risultato perché lavoriamo seriamente con ragazzi seri che amano il Napoli, l’impegno non mancherà mai ed i ragazzi lo sanno e fino a quel momento ci aspettiamo un Maradona pieno”.
Sull’inserimento dei nuovi calciatori e il miglioramento dei “veterani”
“Su Rrahmani il discorso è particolare: dissi subito i numeri difensivi in conferenza, ma anche che non poteva essere colpa dei difensori aver preso 48 gol, ma dell’atteggiamento di tutti, si difende insieme. Nell’esaltare l’aspetto difensivo di alcuni singoli dico ora che bisogna esaltare i centrocampisti, gli esterni, gli attaccanti, tutti ripiegano ed aiutano. Bisogna esaltare la fase difensiva così come quella offensiva che parte da dietro, tutto deve funzionare. Io non ho mai visto vincere squadre super-offensiva senza difendere, e di solito gli scudetti li vincono le miglior difese, poi gli attacchi possono essere i primi o i secondi”.
Lobotka e Gilmour sono due calciatori diversi che ho voluto fortemente. McTominay e Anguissa insieme sono diversi ma possono giocare con un regista, a mio modo di vedere”.
Il Napoli è atteso da un trittico di gare apparentemente semplice che lo vedrà affrontare Como, Empoli e Lecce
“Ai ragazzi chiedo di lavorare e li metto nelle condizioni di fare i 3 punti. Questa è la mentalità da portare, che si giochi con la prima o l’ultima, poi sapete benissimo che in Serie A ogni partita non te la porti da casa, i 3 punti sono sempre difficili. Noi affronteremo il Como che vinceva 2-0 col Bologna, ha vinto a Bergamo e conoscete l’Atalanta, questo ti fa capire la difficoltà del campionato e dobbiamo essere lì come martelli, partita per partita per mettere fieno in cascina”.
Foto: SSC Napoli