Il protagonista azzurro – Lukaku: così non va! Troppo assente nella partita di Como

Anche a Como si è confermato il febbraio nero per la compagine allenata da Antonio Conte. Poco distante dal lago si è infatti consumata la tragedia sportiva per il Napoli che conosceva già il risultato dell’Inter e contro la squadra di Fabregas non ha racimolato neanche un punto. Oggi, i temi delle discussioni, specie sulle cause di questa debacle, sono dei più svariati: dal calciomercato agli errori individuali, passando perciò per i troppi gol presi e quant’altro. Ovviamente, tecnico e staff devono agire con metodo su ogni difficoltà, una per volta.

È difficile scegliere su tutti un protagonista azzurro, specie se con l’accezione di peggiore in campo, visto che tra Rrahmani e Meret c’è forse una concomitanza di colpe per un episodio ma altri, invece, sono stati a dir poco evanescenti e forse questo è pure peggio di un gol regalato. Di certo si è notato, nella partita delle 12:30, che Romelu Lukaku non sia al meglio della propria condizione psico-fisica. Il numero 11, da sempre fedele scudiero di Conte, è su tutti quello che più ha giocato a nascondino nell’ora concessagli in campo. Il “bomber” dei Partenopei infatti è sempre rimasto fuori dal gioco e, quando chiamato in causa, è arrivato spesso in ritardo sui palloni offertigli. A referto si conta una sola spizzata di testa realizzata e talvolta è risultato persino così svogliato da commettere fallo sui difensori, arrivati sempre in largo anticipo.

Un attaccante può sempre esser valutato anche tenendo conto della gara della propria squadra, ma è pur vero che il trentunenne non ha aiutato praticamente mai i compagni ad esempio svolgendo il suo classico lavoro di boa per eventuali risalite. E neanche si è reso mai pericoloso in area se non per un tiro ribattuto dalla difesa. Davvero troppo poco per una punta centrale: domenica da esaminare per sé stesso e per il tecnico che quasi sicuramente gli concederà ancora fiducia contro la sua ex squadra, l’Inter, nel match scudetto di sabato alle 18. La sostituzione dopo 62 minuti però è un segnale.

Fonte foto: SSC Napoli