Il tecnico del Napoli presenta in conferenza stampa la sfida di domani sera all’Olimpico contro la Roma alle ore 20:45.
Ecco le sue parole:
Si sta isolando dal mercato in quanto allenatore della capolista?
“Chiunque mi conosce sa che io partecipo attivamente alle problematiche societarie e cerco di essere parte attiva per risolvere i problemi nel migliore dei modi. C’è una differenza tra il “togliersi il problema” ed il “risolvere il problema” ed io tendo sempre a risolvere”.
Lei auspicava al non fare danni nel mercato, ad oggi ne sono stati fatti? Domani con la Roma si aspetta un altro step evolutivo della sua squadra?
“Ad oggi abbiamo perso un giocatore importante come Kvara che non è stato sostituito, quindi non bisogna buttare fumo negli occhi perché le altre uscite sono state rimpiazzate mentre quella di Kvara no. Non si può dire se ci siamo indeboliti, ma a livello oggettivo abbiamo perso un campione che ha contribuito alla prima parte di campionato. Bisogna anche tener presente che tutta la squadra è cresciuta in modo importante, e va dato merito a questi ragazzi che stanno lavorando per crescere e migliorare e questo mi riempie di gioia perché mi danno una grandissima disponibilità. Ad oggi io devo guardare a cosa ho a disposizione”.
Cosa teme di più della Roma?
“Parliamo di una squadra che ha dei valori assoluti, giocatori importanti. La Roma è cresciuta tanto, e in casa vengono da sette vittorie consecutive e questo ci da l’idea della qualità. Non è facile giocare all’Olimpico e lo sappiamo, ricordando che l’anno scorso sono arrivati davanti a noi”.
Può spiegare meglio il concetto del problema a cui faceva riferimento precedentemente?
“Era un concetto generalizzato perché spesso nel calcio si tende a togliere i problemi che ci sono nelle squadre piuttosto che risolverli”.
Voi siete la squadra che utilizza meno il contropiede, mentre la Roma ne fa un’arma importante, cosa cambia questo in vista di domani?
“Bisogna essere preparati eventualmente a contropiede o ripartenze, ma noi vogliamo fare una bella partita, con una buona intensità sapendo che la Roma è una squadra che se la lasci giocare prima o poi può farti male con le loro individualità”.
C’è da parte sua il rimpianto di non aver preso giocatori utili per essere più pronti per affrontare questa seconda parte di campionato?
“Bisogna comunque aspettare la fine del mercato. A me sposta poco perché sono preparato sia un una direzione che nell’altra. Il mio compito è quello di portare la barca al sicuro e quindi a me cambia poco. Il club prende le decisioni, io dico la mia, ma nel momento in cui ho scelto di mettermi a disposizione sapevo a cosa andavo incontro. Non bisogna dimenticare che il mercato del Napoli non sarà mai quello delle big perché ci sono dei parametri da rispettare”.
I tre giorni di riposo che ha dato in settimana sono stati un premio o un necessario riposo per i calciatori?
“Tutte le cose vanno guadagnate, e i calciatori hanno meritato questi giorni di riposo. Io non regalo niente, e loro se li sono guadagnati”
I parametri di cui parlava prima possono cambiare le prospettive e le ambizioni?
“Questo gruppo continua a voler crescere ed è mentalizzato. Sono contento perché il mercato sta finendo e qualche giocatore potrebbe anche esser distratto, soprattutto chi trova meno spazio. Ora tutti sono concentrati su ciò che c’è da fare. Noi dovremo tirare il meglio da noi stessi, io dovrò fare la differenza con chi ho a disposizione”.
Le immagini di Simeone e Politano durante la gara contro la Juventus sono simbolo delle qualità che lei ha chiesto ed ottenuto, quanto è importante tutto questo nella crescita di tutto il gruppo?
“Vedere queste immagini è positivo perché vuol dire che sta crescendo il livello di pensiero di ognuno dei giocatori. L’egoismo fa parte dei calciatori, ma questi ragazzi hanno capito che si cresce tutti insieme, andando nella stessa direzione, e questo fa si che gli venga riconosciuto il senso di appartenenza, un valore che nel calcio moderno si vede sempre meno ma che noi dobbiamo continuare a far crescere”.