Il Neapolis è bello a metà. La Benetton Treviso passa 32-10

La legittima emozione per l’ingresso in quello che, a tutti gli effetti, rappresenta un nuovo mondo, qualche errore di troppo nella prima parte del confronto e l’indubitabile valore di un avversario ben organizzato e maggiormente abituato alla categoria. Nell’incontro valevole per la prima giornata del campionato di serie A élite femminile il Neapolis perde in casa 32-10 contro la Benetton Treviso.

Le padrone di casa entrano in campo con il piglio di chi risente dell’impatto con il nuovo universo e iniziano la partita in maniera fin troppo contratta anche se riescono a reggere il ritmo delle rivali. La situazione si complica ulteriormente con le prime due mete venete perché Ventura e compagne, spinte dalla voglia di provare a recuperare il passivo, commettono l’errore di affidarsi alle giocate individuali.

La prima meta messa a segno dall’olandese Smid sembra essere la scintilla che sblocca la squadra, ma la terza marcatura subita sul finire della prima frazione ristabilisce le distanze e taglia le gambe alla compagine partenopea. L’intervallo si rivela provvidenziale, Luca Stornaiuolo coadiuvato dal suo staff, tocca i tasti giusti e il Neapolis, nonostante incassi ancora tre mete, ritrova la sua coralità, tiene il campo con personalità e chiude l’incontro accorciando ulteriormente le distanze con la meta messa a segno da Puglisi.

La legittima delusione di chi sperava di debuttare con un risultato positivo deve lasciare spazio alla serenità di chi sa di essere solo all’inizio di un lungo cammino. Il tempo, ogni singola seduta di allenamento e le diverse partite costituiranno occasioni preziosissime per lavorare sui notevoli margini di crescita che la squadra ha mostrato di possedere e vivere un campionato nel quale anche la matricola terribile Neapolis potrà dimostrare di avere tutte le carte in regola per dire la propria. A fine partita il presidente Pasquale De Dilectis e l’head coach Luca Stornaiuolo commentano così il match.

Pasquale De Dilectis

La prima gara nel campionato Elite Femminile non si è conclusa come tutti noi speravamo. Una sconfitta che ovviamente lascia un po’ di amarezza, ma che non deve assolutamente scalfire l’entusiasmo, l’impegno e la fiducia nel percorso che abbiamo intrapreso.
Sapevamo che il salto di categoria avrebbe portato con sé nuove sfide, avversarie preparate e un livello di gioco più alto. È proprio in questi momenti che si misura la nostra forza: non nei risultati immediati, ma nella capacità di crescere, restare unite e continuare a credere nel lavoro quotidiano.
Alle ragazze va il mio ringraziamento per l’impegno e la determinazione mostrata in campo. Ogni esperienza, anche una sconfitta, è un mattoncino in più per costruire qualcosa di importante. Lo spirito che abbiamo visto al debutto sarà la base su cui costruire le prossime prestazioni.
Un grazie anche allo staff tecnico, che lavora ogni giorno con dedizione, e ai nostri tifosi, che ci hanno sostenuto con passione anche in questa prima, difficile sfida. Il cammino è appena cominciato. Testa alta, cuore acceso e avanti tutta.

Luca Stornaiuolo

Siamo partite contratte ed intimorite. Soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto molto poco e senza crederci. Dobbiamo essere più concrete. La Benetton è stata concreta, ben organizzata ed ha messo in campo tutta la sua esperienza approfittando di tutti i nostri errori. Il Neapolis deve crescere in fretta e dobbiamo capire che in élite si suda tantissimo per conquistare ogni singolo punto. Diciamo che dal punto di vista delle singole prestazioni, tutte promosse. Da qualcuna ci aspettavamo di più, ma fa parte di singole valutazioni e ci sta che all’esordio qualche atleta fosse emozionata. Già domenica prossima a Milano cercheremo di essere attente e ciniche come sappiamo. È un percorso lungo questo campionato, una maratona complicata e nessuna gara è decisiva, ogni gara è buona per provare a prendere punti in classifica.

#SAEF #SerieAEliteF #NEAvBEN #NEA #BEN

Fonte foto: pagina ufficiale Facebook Napoli Rugby Femminile, credit Luigi Petrucci