Esclusiva CNP – L’ex DS del FroCalcio Carmine Cerreto sulla categoria: “L’Eccellenza, soprattutto negli ultimi anni, si sta avvicinando sempre di più alla Serie D”

L’annata calcistica è ormai terminata e le società si stanno già preparando per programmare la prossima stagione. In questo discorso però, non si escludono nemmeno i direttori e i calciatori svincolati i quali stanno già valutando le offerte che gli sono arrivate. A tal proposito l’ex direttore sportivo del FroCalcio, club del girone A di Eccellenza, Carmine Cerreto ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Campania Nel Pallone.

Sulla stagione del FroCalcio – “Io credo che il presidente Nugnes, assieme ai suoi soci, non immaginava un campionato così avvincente, come ormai è l’Eccellenza da qualche anno. Io credo che sia una categoria che si sta avvicinando di molto alla Serie D. L’annata è stata viziata sicuramente da difficoltà organizzative visto che i ragazzi hanno giocato ad Aversa allenandosi a Trentola. Il FroCalcio è una società che punta molto sul settore giovanile, infatti posso dirti che ho portato tanti ragazzi nei settori giovanili professionistici, campani e non. Abbiamo fatto un lavoro del genere anche con la Prima Squadra, portando Russo, il portiere classe 2006, all’Ercolanese, club con cui ha firmato un contratto biennale, o altri ragazzi in prestito in Promozione. Questo lavoro, forse, richiedeva più tempo e ci voleva maggiore organizzazione soprattutto nel primo anno. Questo, secondo me, è stato l’errore più grande perché quella è di solito l’annata in cui una squadra si consolida. Ho cercato di portare qualcosa in più, sia come esperienza che ragazzi che potessero appunto darci una mano, abbiamo anche fatto vittorie importanti contro squadre come la Frattese, il Monte Calcio, la Virtus Afragola e il Micri o il pareggio con il Sant’Anastasia. La ritengo, nonostante l’esito nefasto, una bellissima esperienza perché mi hanno permesso di lavorare con i ragazzi, cosa che tra l’altro già facevo da osservatore.”

Sulla differenza tra Eccellenza e Promozione – “Io penso che la prima differenza fra le due categorie sia il fatto che in Eccellenza, alcuni calciatori, facciano questo di mestiere. Quindi c’è anche quel dettaglio in più, sia nella cura del fisico che nell’alimentazione, perché il calciatore si deve vendere ogni anno e quindi deve farsi trovare sempre pronto. Il valore dell’Eccellenza poi, soprattutto negli ultimi anni, si è alzato tantissimo e questo l’ha fatta avvicinare di più alla Serie D, categoria che ha altre complicazioni come le trasferte lunghe e le doppie sedute. Qualche anno fa le due categorie, in questo senso, erano molto più vicine. Poi ovviamente dipende tanto anche dalle piazze, perché ci sono grandi realtà che in Promozione solo si passaggio.”

Sul Pomigliano – “Ho molti bei ricordi con il Pomigliano visto che sono stato accolto molto bene dalla piazza, anche se abbiamo avuto problemi con la tribuna per le prime giornate. È una piazza molto bella da vivere tant’è vero che io posso vantare un grande rapporto con mister Rea. Credo che, forse, gli è mancato qualche punto in più ma penso che la volontà della società fosse quella di fare un campionato tranquillo. Sono sicuro che, con la conferma di mister Rea e di gran parte della squadra attuale, il Pomigliano potrà dire la sua l’anno prossimo.”

Sulla Casertana – “Sono cresciuto andando a vedere la partite, soprattutto in Serie D che in Serie C visto che quando è andata fra i professionisti avevo appena iniziato a navigare per i campi e quindi ho avuto difficoltà a organizzarmi per vedere le partite. Io sono della provincia di Caserta e mi definisco un tifoso casertano. Credo che la salvezza, quest’anno, sia arrivata un po’ tardi. La squadra secondo me doveva e poteva salvarsi prima. La prossima stagione sarà sicuramente viziata dallo stadio, una volta che inizieranno i lavori per l’impianto e il club avrà uno stadio rinnovato e di proprietà, potrà fare grandi cose e ad ambire al salto di categoria. Mi auguro che questo possa accadere per vivere la Casertana in Serie B come l’hanno vissuta i nostri genitori.”

Sul futuro – “Ho avuto chiamate sia in Promozione che in Eccellenza, anche fuori regione, spero e mi auguro di riuscire a chiudere per settimana prossima. Chiaramente la mia idea è sempre quella di continuare il progetto con una base di esperienza ma con tanti giovani di valore in cui forse altri non credono o non ci vedono nulla. Diciamo che questa è sempre stata la mia idea e la mia giovane età mi aiuta a fare questo discorso.”