Occhio A – Alla scoperta del Torino di Vanoli. I granata possono essere una sorpresa lieta. Attenzione alle possibili delusioni

L’inizio di questo campionato di Serie A ha regalato non poche sorprese e una classifica “affascinante” alla prima pausa per gli impegni delle  Nazionali. Una delle squadre “rivelazione” di questo avvio è sicuramente il Torino, del neo tecnico Vanoli succeduto ad Ivan Juric.
I granata sulla carta avevano un calendario proibitivo nelle prime due giornate, dovendo affrontare l’esordio a San Siro contro il Milan e l’ Atalanta campione d’Europa in casa alla seconda giornata. Una delle incognite che hanno accompagnato il mondo Toro in questa estate è stato proprio il cambio di allenatore poiché, per dare un taglio netto con il passato e con il calcio proposto da Juric nelle stagioni precedenti, si è scelto di puntare su un tecnico sì preparato – avendo anche lavorato nello staff di Antonio Conte dal 2018 al 2021 – tuttavia proveniente da contesti diversi come il campionato russo e la Serie B.

Il calcio di Paolo Vanoli è fatto di un possesso veloce in cui tutti gli elementi si muovono armonicamente per velocizzare il più possibile la manovra offensiva, e questo lo si è visto molto bene nella gara d’esordio contro i rossoneri, nella quale gli uomini di Vanoli hanno creato tante occasioni da gol, arrivando fino a pochi minuti dalla fine con il doppio vantaggio, salvo poi essere raggiunti nel finale. La cessione di Bellanova all’Atalanta negli ultimi giorni di mercato aveva messo in crisi l’ambiente, con i tifosi sfiduciati dopo la cessione di uno degli uomini migliori della squadra. La vittoria contro la Dea  e quella successiva nella trasferta di Venezia hanno però dimostrato che il mercato aiuta ma che il giudice supremo è sempre il campo e le idee che si mettono in pratica sul terreno di gioco e certamente quelle mostrate dal Torino sono ottime. Il risultato dopo tre giornate è che il Torino è in vetta alla classifica insieme all’Inter campione d’Italia, alla Juventus e all’Udinese, anch’essa candidata ad essere papabile rivelazione di questa Serie A.

Non mancano neanche le delusioni, tra tutte sicuramente il Milan di Fonseca, che ha raccolto soltanto due punti in tre partite e che al di là della classifica da l’impressione di essere una squadra fragile, e con uno spogliatoio da ricompattare. Il pareggio in extremis con il Torino era un segnale d’allarme, confermato la settimana successiva al Tardini contro l’ottimo Parma di Pecchia che, nonostante la differenza di valori in campo, ha dominato e battuto il Milan. Ad aggiungersi alle problematiche tecnico tattiche, Fonseca deve fare anche i conti con il caso che ha visto coinvolti Leao e Theo Hernandez, due giocatori simbolo, nella sfida dell’Olimpico contro la Lazio che non hanno preso parte al cooling break del secondo tempo insieme al resto del gruppo. Alla ripresa dalla sosta nazionali ci si aspetta un cambio di marcia da parte di un Milan che è già in colpevole ritardo e sotto l’occhio del ciclone.
Certamente i valori andranno via via delineandosi lungo l’arco della stagione, ma le prime indicazioni rivelano che certamente in questo campionato non mancheranno sorprese e colpi di scena.

Fonte Foto: Pagina ufficiale “X” Torino FC 1906